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“Ti farò fare la stessa fine di Piera Napoli”: donna denuncia il compagno

La Polizia, nel corso di due distinte circostanze, è intervenuta in soccorso di due donne, segnate nel corpo e nella psiche dalle continue violenze domestiche compiute dai rispettivi coniugi. Si tratta di due storie da “codice rosso” verificatesi a Palermo e a Partinico. Nel primo caso, i poliziotti del Commissariato “Zisa-Borgo Nuovo” hanno eseguito un provvedimento di Custodia Cautelare in carcere nei confronti di un palermitano 46enne, responsabile di atti persecutori nei confronti della compagna.

La donna, insieme ai figli minorenni avuti nel corso di una precedente relazione, si era presentata nei giorni passati ai poliziotti del Commissariato “Zisa – BorgoNuovo”, segnalando le violenze del compagno, ormai divenute inaccettabili. Agli operatori che le hanno mostrato attenzione e disponibilità, ha raccontato di essere stata per sette lunghi anni compagna e vittima del 46enne e delle sue manie di persecuzione: a furia di maltrattamenti, ingiurie, vessazioni e minacce di morte, il compagno aveva gradualmente prosciugato energie mentali ed autostima della donna, incapace non soltanto di denunciare ma anche di reagire alle mortificazioni subite. “Ti farò fare la fine di Piera Napoli” si era sentita infine ripetere la moglie nel corso dell’ultima, immotivata aggressione. La frase, oltre che come un sinistro avvertimento, è risuonata come un monito alla denuncia: la vittima ha avvertito l’urgenza di mettere al sicuro sé stessa ed i figli e, per farlo, ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato.

L’Autorità Giudiziaria, anche alla luce delle svariate condanne per numerosi reati di diversa natura ed in ragione di una queste per il reato di maltrattamenti nei confronti di altra donna che, se non la serialità, denota la pericolosità dello stalker in relazione alla fungibilità della vittima, ha ritenuto di applicare all’uomo la misura cautelare della custodia in carcere. Lo stalker si trova quindi recluso presso la locale casa circondariale.

Nel partinicese, un altro 46enne è stato arrestato questa volta per maltrattamenti in famiglia. E’ stato proprio un componente di questa famiglia, ormai segnata dalle continue liti dei genitori, a chiamare il “112” e a sollecitare l’intervento dei poliziotti. Gli agenti del Commissariato “Partinico” sono intervenuti dopo una lite scoppiata in casa a causa dell’ennesima scenata di gelosia da parte dell’uomo, indispettito dall’aver visto la moglie chattare su un social. Con schiaffi e spintoni, l’uomo si è appropriato del cellulare della moglie e ha proseguito ad ingiuriarla, provocando la reazione del figlio. Questi ha fatto scudo sulla madre, facendo scattare l’allarme ed allertando la Polizia di Stato. L’uomo è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia.

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