La questione nuovo cimitero a Pioppo continua a tenere banco sia in Giunta, che in Consiglio comunale e tra le Associazioni del territorio. Molte delle quali si sono schierate apertamente contro il progetto di costruzione del cimitero nella zona di Piano Renda. Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex sindaco di Monreale e responsabile regionale del Dipartimento per le attività produttive di Forza Italia Salvino Caputo.
“L’intenso dibattito politico che sta accompagnando l’esame dell’atto deliberativo, al prossimo Consiglio comunale, ad opera di consiglieri comunali e di Frazione, associazioni ben radicate nel territorio cittadino ed esponenti del mondo sindacale, dimostra come ci troviamo di fronte ad una delibera di notevole importanza che andrà ad incidere in via definitiva, dal punto di vista territoriale, economico, sociale ed ambientale nel nostro territorio. Ed è per questo che stupisce l’assordante silenzio dell’Amministrazione che sta dimostrando di non tenere nella dovuta considerazione tutti coloro – e sono in tanti – che esprimono dubbi su una delibera che prima di essere approvata nel chiuso della Sala Rossa, doveva essere preceduta da un diffuso dibattito sociale e politico. Ed è per questo e per altre considerazioni che da qui a poco mi permetto di rappresentare da privato cittadino, che ritengo opportuno invitare l’Amministrazione comunale a ritirare l’atto deliberativo ed aprirsi ad un positivo confronto con la città”.
A dichiararlo è da Salvino Caputo, che si unisce al generale sentimento di preoccupazione per il progetto del nuovo cimitero a Pioppo. “Vero è che – ha precisato Salvino Caputo – l’attuale situazione del cimitero monumentale cittadino è allarmante, ma non credo che realizzare un mega cimitero, distruggendo una area di particolare bellezza sia l’unica e immediata soluzione. Anche perchè vi sono aspetti poco chiari dal punto di vista economico e non solo, che impongono fondate riflessioni. Mi chiedo se l’Amministrazione ha valutato che di media i soggetti deceduti in un anno oscillano tra i 200-260. Quindi basterebbe o individuare nuove soluzioni all’interno dell’attuale cimitero o ampliare quello esistente utilizzando la area contigua tra l’atro frutto di confisca di mafia. E se i numeri sono così contenuti perchè autorizzare i privati a costruire un cimitero con oltre 6.000 loculi”.
“Evidentemente più che un limitato uso pubblico – aggiunge Caputo – siamo in presenza di un investimento a totale vantaggio di investitori privati, i cui costi ricadranno sui monrealesi stante che è stato previsto e condiviso dalla attuale giunta un aumento di costi per le famiglie dei defunti Monrealesi. E mi chiedo quale è ad oggi – ha continuato Caputo – l’interesse della giunta Arcidiacono di consentire il seppellimento nel cimitero territoriale di salme provenienti da altri comuni in danno del nostro territorio. Tra l’altro, recenti vicende giudiziarie di pubblico dominio hanno rappresentato il divieto regolamentare di seppellire in cimiteri comunali defunti non nati ne residenti nel nostro Comune. Di fatto un grande progetto a tutto vantaggio di privati imprenditori che trarranno enormi risorse dall’ospitare nel nostro cimitero le salme giacenti negli altri Comuni, primi fra tutti quelli del Comune di Palermo. A questo punto sorge un altro dubbio. Perchè non fare costruire a questi privati un cimitero in altri Comuni invece di ipotecare il nostro territorio e gravare economicamente i cittadini. Mi auguro che i consiglieri comunali, di ogni schieramento politico di appartenenza invitino l’Amministrazione a ritirare l’atto e di sottoporlo al dibattito cittadino”.
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