Uccisa nel bagno di casa colpita da diverse coltellate, una alla gola, un’altra al torace, altre a braccia e gambe inferte con un coltello da cucina che l’assassino, il marito reo confesso, ha lasciato nell’appartamento di via Vanvitelli. É morta così Pietra Napoli, per tutti Piera, mamma di tre maschietti in tenera età e cantante neomelodica, di quelle che nelle loro canzoni non strizzano l’occhio ai boss e alle cosche ma cantano l’amore in tutte le sue facce. E proprio l’amore che Piera cantava da cinque anni per lo studio di registrazione Air Music, pare essere il movente del brutale femminicidio. Amore malato da parte del marito, Salvatore Baglione, che nel tardo pomeriggio ha confessato di aver ucciso la moglie, durante l’interrogatorio davanti a magistrato e carabinieri. Un amore che si sarebbe trasformato in gelosia morbosa e senso del possesso.
L’uomo dopo essersi presentato in caserma questa mattina, ai militari ha detto che nel bagno di casa c’era la moglie morta in un lago di sangue, confessando a caldo di averla uccisa. Parole ribadite in serata davanti al magistrato di turno Federica Paiola e al comandante della compagnia San Lorenzo dei carabinieri Simone Calabrò e su cui gli investigatori stanno vagliando ogni aspetto. Secondo una prima ricostruzione, questa mattina Baglione avrebbe portato i tre figli dai suoi genitori e sarebbe poi tornato a casa dove subito sarebbe scoppiata l’ennesima lite con la moglie per questioni di gelosia.
Discussioni che negli ultimi tempi sfociavano presto in aggressioni prima verbali e poi fisiche, tanto che Pietra Napoli un mese fa aveva chiamato la polizia, terrorizzata dalla violenza del marito. Non lo aveva però denunciato per averla picchiata, non voleva rovinare la vita al padre dei suoi tre figli. Sperava che la gelosia del marito prima o poi si esaurisse, sperava che si convincesse che era un sentimento immotivato. Lo stesso padre di Piera dopo aver appreso la notizia, si è precipitato a casa della figlia. Sapeva che il rapporto con il marito era incrinato da tempo e che questa tragedia è nata dalla volontà di non privare i suoi tre bimbi della figura del padre. “Mia figlia restava ancora in quella casa per i bambini – ha detto il padre di Piera nel cortile del palazzo dove viveva la vittima – Avrebbe dovuto prendere i bambini e scappare da quell’uomo violento”.