Un rider, a Palermo, è stato aggredito e colpito ieri sera da un ristoratore per il quale stava ricevendo una consegna. Il lavoratore ha riportato la frattura del setto nasale. Lo rendono noto Cgil e Nidil Cgil di Palermo, che esprimono solidarietà al rider di Glovo. “Non si può permettere che un lavoratore torni a casa con il naso rotto per una consegna di 3 euro – dichiarano il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo -. Rispetto alle altre volte, questo episodio di violenza, che stigmatizziamo, è avvenuto nell’ambito di uno dei partner di Glovo, un ristorante, tra le categorie che più delle altre sta soffrendo e che sta andando avanti grazie al lavoro dei rider”.
“I rider – aggiungono Gattuso e Ridulfo – sono lavoratori con gli stessi diritti e doveri degli altri, che meritano rispetto per la funzione che svolgono, sia nei confronti della cittadinanza, specie in questo momento, che per il valore economico e sociale soprattutto nei confronti del mondo della ristorazione, gravemente danneggiato dalla pandemia”. “Condanniamo ogni forma di violenza e chiediamo rispetto verso chi svolge un servizio importante per la città – proseguono Ridulfo e Gattuso – Lanciamo ancora una volta un appello alle istituzioni, a partire dal Comune Di Palermo, perchè mettano in campo azioni a tutela della sicurezza e dei diritti dei rider”.
L’episodio ieri sera in corso Vittorio Emanuele. Il motivo del contendere l’attesa per delle crepes, troppo lunga per uno, “normale” per l’altro. Le due versioni sono esattamente opposte ed entrambi sono pronti a giurare di essere stati aggrediti. Sul posto per sedare gli animi sono intervenuti i carabinieri. A segnalare l’episodio è un altro rider: “Un mio collega è stato preso a pugni e gli è uscito sangue dal naso solo per essersi lamentato per l’attesa, 45 minuti per una crepes. Il titolare era nervoso e gli ha dato pugno perché gli era stato chiesto a che punto fosse l’ordine. Ora basta: rischiamo ogni giorno di fare incidenti, buttati sotto la pioggia. Ci devono rispettare, soprattutto Glovo”.
Diametralmente opposta la versione del titolare della yogurteria. “Sono stato io ad essere colpito, al petto e in faccia, e mi si è girata la caviglia. Il rider era entrato subito con fare minaccioso chiedendomi il ticket dell’ordine, che stavo preparando dato che si tratta di prodotti freschi. Mi ha detto ‘Trasi, va travagghia e smuoviti’. Gli ho risposto che non poteva rivolgersi così con me, quindi l’ho invitato a uscire e fare riassegnare l’ordine”.