Due palermitani su cento smaltiscono i rifiuti in maniera regolare, gli altri 98 violano quotidianamente le regole della raccolta differenziata. In due mesi e mezzo le telecamere del Comune hanno immortalato 1.808 trasgressori, tutti multati, per un totale di 1.866 irregolarità riscontrate. Quindici le denunce penali nei confronti di chi nei cassonetti ha gettato rifiuti speciali o pericolosi. Il totale delle sanzioni ammonta a 366 mila euro. Sono questi i numeri del contrasto agli “incivili dei rifiuti” da parte della Polizia municipale.
“Un lavoro che – secondo il sindaco Leoluca Orlando – mostra che il Re è nudo, che tanti, magari proprio quelli che poi vanno sui social network a lamentarsi della città sporca, non rispettano le regole, in alcuni casi compiendo veri e propri reati ambientali”. Fra gli indignati c’è un commerciante che ha segnalato alla polizia municipale le condizioni di degrado della sua strada per poi essere ripreso in due casi diversi a conferire irregolarmente i rifiuti. Fra i trasgressori poco più della metà (953 pari al 52 per cento) sono risultati essere residenti dei comuni attorno a Palermo che non volendo fare la raccolta differenziata nei loro comuni di appartenenza, gettano i sacchi di immondizia non appena entrano in città per andare al lavoro. Il record in questo senso spetta ad un fruttivendolo del centro cittadino che è stato sorpreso dalle telecamere ben sei volte a svuotare il proprio camion con resti di frazione umida in zone della periferia.
“Un dato – afferma l’Assessore Marino – che conferma quanto sia grave il fenomeno della “migrazione dei rifiuti” da altri comuni della cintura metropolitana, che incide in modo pesantissimo sul lavoro e sui costi della Rap.” Le contestazioni amministrative vanno da un minimo di 166.67 ad un massimo di 600 euro in applicazione del regolamento sul conferimento rifiuti, mentre nel caso di ingombranti e rifiuti non pericolosi Raee, si va da 600 a 1.200 euro. Nel caso in cui a commettere l’illecito è una azienda iscritta alla Camera di commercio, viene effettuata una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica. In tal senso state avviate circa 30 indagini, che hanno portato ad oggi a 15 procedimenti (alcuni dei quali con la contestazione allo stesso soggetto o di più reati reiterati nel tempo o di reati diversi commessi simultaneamente).
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