Due titolari di rifornimenti di carburante sono stati denunciati a Palermo per aver incassato abusivamente i contributi erogati a fondo perduto dallo Stato per le imprese in difficoltà a causa dell’epidemia da Covid. I due avrebbero dichiarato, secondo gli accertamenti, un fatturato dieci volte inferiore rispetto a quello effettivo. Per accedere al contributo a fondo perduto introdotto del Decreto Rilancio si deve aver conseguito, nel 2019, ricavi inferiori a 5 milioni di euro. L’ammontare del ristoro viene, poi, calcolato applicando una percentuale sulla differenza tra il fatturato del mese di aprile 2019 e quello del mese di aprile 2020, a condizione che la contrazione sia comunque superiore ai due terzi. I controlli effettuati hanno invece dimostrato come gli indagati, ognuno in relazione alla propria attività economica, avessero indicato nell’istanza presentata un fatturato di circa 10 volte inferiore rispetto a quello effettivo. Erano stati cosi percepiti due contributi, rispettivamente, di 55.414 euro e di 34.342,50 euro. Le somme sono state sequestrate, su provvedimento della procura della Repubblica, e i due indagati denunciati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.