Costruì dietro casa sua la cella dove fu rinchiuso il piccolo Giuseppe di Matteo prima che venisse ucciso e sciolto nell’acido. I carabinieri di Trapani e il personale della Direzione Investigativa Antimafia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Palermo, su richiesta della locale Dia, hanno arrestato Giuseppe Costa per associazione a delinquere di tipo mafioso in quanto appartenente a Cosa Nostra. I militari, alle prime luci dell’alba, hanno perquisito anche l’abitazione dell’uomo, in località Purgatorio di Custonaci, in provincia di Trapani, dove lo stesso aveva realizzato in muratura la cella in cui venne segregato il piccolo, figlio dodicenne del collaboratore di giustizia Mario Santo, poi barbaramente ucciso e sciolto nell’acido.
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