Riceviamo e pubblichiamo l’Atto di affidamento della Città di Monreale alla Madonna da parte dell’Arcivescovo di Monreale, Monsignor Michele Pennisi.
“O Madonna Immacolata, raffigurata nell’abside del nostro Duomo, Tu che sei tutta splendente di bellezza perché immune dal peccato originale, risplendi sempre sul nostro cammino, segno di consolazione e di sicura speranza. Tu, salute del Tuo popolo e stella del mare in tempesta, non hai mai abbandonato il popolo monrealese, che oggi come in altri momenti difficili della sua storia, implora da Te conforto, protezione, salute e pace. Non permettere che davanti alle sfide di questi tempi difficili cediamo allo scoraggiamento, alla paura e alla sfiducia.
Tu, Concepita per grazia senza la macchia del peccato originale, proteggici da questa pandemia e da ogni forma di male. Custodisci i malati, consola i sofferenti, preserva i sani, sostieni i medici, gli operatori sanitari e tutti coloro che cercano di sconfiggere il flagello del virus che si sta diffondendo nel mondo.
Tu, figlia del Tuo Figlio, conforta con la Tua tenerezza materna chiunque si sente solo e abbandonato e tutti coloro che soffrono a causa dell’emarginazione sociale e della povertà materiale e culturale, della difficoltà a trovare e a mantenere il posto di lavoro. Aiutaci, Madre tenerissima, a piangere con chi piange per la morte dei propri cari. Confidando nella Tua potente intercessione presso il Tuo figlio Gesù, affidiamo a Te tutti gli abitanti della nostra città di Monreale che ti onorano da secoli con vari titoli, il clero, i seminaristi, le persone consacrate, le autorità civili e militari, le nostre famiglie, i bambini, i giovani, gli anziani.
Madre di Misericordia accogli noi Tuoi figli sotto la protezione del Tuo manto e per l’intercessione di San Castrense, patrono della nostra città, accetta l’atto di affidamento che, a nome dell’intera Comunità, compiamo in questa nostra Cattedrale dinanzi alla Tua venerata Immagine. Prega per noi peccatori adesso e nell’ora del nostro passaggio da questo mondo alla casa del Padre, o clemente, o pia, o dolce vergine Maria”.
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