Il coronavirus giorno dopo giorno fa sempre più paura. E anche ad Altofonte si discute dei provvedimenti da adottare. In attesa delle misure che varerà nelle prossime ore il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, con un coprifuoco a partire dalle 23 e fino alle 5 e la chiusura delle scuole superiori, il gruppo consiliare “Insieme per Altofonte”, rappresentato dai consiglieri Marco Adornetto, Vincenzo Di Girolamo, Francolina Alotta, Rosanna Maiolino e Giovanni Pileri, ha chiesto al sindaco una decisione rapida e importante: quella di chiudere subito tutte le scuole del comune in provincia di Palermo. Sono tre i bambini contagiati da coronavirus nel comune parchitano. E c’è anche un docente.

“Vista l’assenza di sistemi periodici di sorveglianza attiva preventiva sul personale docente ed amministrativo e sugli studenti, ma anche per le difficoltà da parte della Medicina territoriale di eseguire test diagnostici su coloro che presentano sintomi maggiori o sintomi minori correlabili al quadro patologico derivante da Covid-19 – si legge in una nota del gruppo consiliare – si chiede di procedere alla cessazione dell’attività didattica in presenza per due settimane a partire da Lunedì 26 Ottobre per successivi 14 giorni”.

Per il gruppo di opposizione, si tratta di una misura “dolorosa”, ma “indispensabile per istituire un cronoprogramma di sanificazione di tutte le aree scolastiche interne ed esterne continuativo per tutto l’anno scolastico, oltre a mitigare la potenziale diffusione del contagio derivante da studenti, docenti e personale amministrativo “attualmente asintomatici” e definibili come “contatti stretti” di casi indice con positività accertata”.

Tra le proposte, anche quella di effettuare uno screening su tutto il personale docente da ripetere periodicamente e i test antigenici rapidi per gli studenti. Oltre all’istituzione di orari differenziati di ingresso ed uscita delle classi e la didattica a distanza “per tutte quelle attività che generano trasversalità didattica fra alunni e studenti appartenenti a classi diverse e contestuale assoluto divieto di svolgere le stesse attività in presenza per tutta la durata dell’anno scolastico”.

“Il rispetto delle regole legate alla pandemia deve essere garantito anche attraverso il controllo delle territorio da parte delle autorità competenti – dicono i consiglieri – Non è segno di serietà e di maturità che la chiusura temporanea delle attività scolastiche in presenza si trasformi in un “bivaccamento” per strada da parte degli alunni e degli studenti. Se gli alunni, gli studenti e la componente genitoriale non avranno chiaro che chiusura temporanea della scuola in presenza non significa vacanza, ma significa “sconfitta di tutti”, è del tutto evidente che questo sforzo che si richiede sarà assolutamente inutile”.