Con l’abbassamento delle temperature aumentano anche i rischi per la pelle, specialmente quella del viso che è la parte più esposta del corpo. Freddo, vento e sbalzi termici sono i principali motivi per cui compaiano problemi a livello cutaneo, tra cui molto frequenti sono la rosacea e la couperose. Vediamo nel dettaglio che cosa sono queste reazioni della pelle, come si manifestano e come trattarle.
L’acne rosacea è una malattia cronica infiammatoria della pelle che inizia con un arrossamento di alcune zone del viso come la fronte, il naso, le guance e per finire il mento. Esistono diverse tipologie di rosacea, come viene spiegato sul sito di Eucerin, una malattia non contagiosa che però provoca non pochi disagi per via della comparsa di brufoli e pustole rosse sul viso. Non tutti sanno che viene chiamata anche la “maledizione dei celti” perché è un tipo di acne che colpisce particolarmente persone adulte con la carnagione e i capelli chiari. Questa patologia della pelle può peggiorare con il freddo, che fa da influsso negativo aumentando la secchezza della pelle e portandola così ad arrossamenti e altre reazioni avverse. È possibile trattare l’acne rosacea e anche prevenirla grazie all’uso di creme specifiche, magari ad azione lenitiva da applicare sulla pelle più esposta al freddo. Per i casi più gravi c’è bisogno di ricorrere all’applicazione di creme antinfiammatorie sopra ai brufoli e alle pustole, all’assunzione di antibiotici da prendere per via orale oppure nei casi più gravi alle terapie laser per rimediare ai segni più visibili dell’acne rosacea.
La couperose invece è un inestetismo della pelle che riguarda specialmente le donne sopra i trent’anni che hanno una cute secca e molto sensibile. Soprattutto durante i periodi molto freddi questo problema cutaneo peggiora, anche per gli sbalzi termici che la pelle soffre quando si passa dal caldo degli ambienti interni, come la casa o l’ufficio, al freddo improvviso dell’esterno. Si tratta di un inestetismo non bello da vedere, visto che si caratterizza con l’arrossamento delle guance e del naso causato principalmente dalla dilatazione dei capillari del viso. Se la couperose peggiora, per colpa del freddo appunto, può arrivare ad essere visibile con delle chiazze rossastre, che si sentono al tatto come bruciare a causa della secchezza della pelle. Il termine couperose per chi non lo sapesse deriva dal latino “cupri rosa”, ovvero letteralmente rosa di rame, il colore tipico delle guance arrossate. Anche se non è un disturbo patologico, viene riconosciuto nel mondo della cosmesi e ci sono vari metodi per combatterlo e prevenirlo. Se non curata come si deve, su alcuni soggetti con la cute più sensibile, l’inestetismo può evolversi in rosacea.
Con l’arrivo dei primi freddi è necessario stare più attenti alla propria pelle e accorgersi per tempo della comparsa di un disturbo di questo tipo, che se tenuto sotto controllo diventa facilmente gestibile.