Si è tenuta questa mattina presso la chiesa degli Agonizzanti, la presentazione della manifestazione “Le vie dei tesori”, che quest’anno vede il debutto di Monreale. Per questo debutto a Monreale lo staff del festival ha lavorato con cura ad un programma adeguato ai tempi: dieci siti e tre passeggiate d’autore, per quattro weekend, sempre sabato e domenica; i coupon sono validi anche per Palermo e si possono usare anche quelli già acquistati per Bagheria. Per questa edizione il festival può contare sul main sponsor UniCredit e, a Monreale, sul sostegno del Comune e sull’aiuto logistico della Pro Loco.
Oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco Alberto Arcidiacono, l’assessore ai beni culturali e Unesco Ignazio Davì , il presidente del festival Laura Anello, il parroco della Cattedrale Nicola Gaglio, il delegato vicario dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio Antonio Di Janni. A moderate i lavori la presidente della Pro Loco Monreale Amelia Crisantino. Al termine della presentazione le giovani monrealesi Chiara e Sara Grimaudo che hanno collaborato alla manifestazione si sono esibite al pianoforte con un pezzo musicale da loro composto.
Il Festival coinvolge 15 città in tutta la Sicilia: la prima tranche ha già messo insieme 24 mila visitatori tra Bagheria (la più amata, con circa 6 mila presenze), Caltanissetta, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Messina, Sambuca e Naro. In questa seconda tornata, hanno già aperto le porte da una settimana, Palermo, Catania, Sciacca, Ragusa, Scicli e Noto. Ovunque, un pubblico attento, disciplinato, ma con una grandissima voglia di scoprire, ascoltare, visitare. Si tratta soprattutto di siciliani e di italiani: le Vie dei Tesori, che l’anno scorso ha avuto il 40 per cento di presenze turistiche con una ricaduta sul territorio di circa 5 milioni di euro, quest’anno è dedicato soprattutto al cosiddetto turismo di prossimità.
I SITI VISITABILI A MONREALE – PRENOTA QUI
I siti scelti con il supporto del Comune partendo proprio di fronte al Duomo, dagli stucchi serpottiani della chiesa degli Agonizzanti, scelta per la presentazione, che si abbarbica ad una delle torri del sistema difensivo originario normanno; per poi scoprire la storia delle pie donne della Madonna dell’Orto, che scelsero di condurre una vita semi claustrale riunendosi in una comunità e trasformando le case attorno alla chiesa, nelle celle di un convento open air.
Ma non bisogna dimenticare di farsi (virtualmente) bisbigliare la ricetta dei biscotti dalle suore di San Castrenze, magari dopo aver scoperto la “madonna degli angeli” di Pietro Novelli che è proprio sopra l’altare. Il Collegio di Maria nacque per ospitare le povere fanciulle senza mezzi, oggi alzando lo sguardo verso la cupola della Santissima Trinità, si notano le grate della clausura; oppure ci si può sedere e ascoltare la storia lunga sei secoli del santuario del Santissimo Crocifisso alla Collegiata e la leggenda dell’apparizione della Madonna Addolorata a fra’ Mariano al Calvario delle Croci. Dall’ex Ospedale pubblico cinquecentesco, affidato alle Dame di carità, si passa alle ventidue stanze e alla vista mozzafiato di Palazzo Cutò, affacciato sulla Conca d’Oro, ma ci si deve fermare al passaggio a palazzo di Città dove è da non perdere la cinquecentesca Madonna con bambino in terracotta del Gagini: al prospetto lavorò Giovan Battista Basile.
Ultima sosta, ma è una vera scoperta: la biblioteca De Torres del seminario arcivescovile, per ripercorrere gli anni sotto la guida dell’arcivescovo Francesco Testa in cui Monreale era uno dei centri di studio della metafisica e delle lingue antiche, più rinomati del Mediterraneo. Con l’aiuto della ProLoco sono state ideate tre passeggiate, tre percorso inediti anche per gli stessi monrealesi: si potrà seguire il corso del fiume Sant’Elia, tra mulini, antichi lavatoi e le “nache”, le piscine naturali dove si poteva fare il bagno; oppure scoprire che il quartiere della Ciambra deriva il suo nome dal francese, “chambre” e indicava gli alloggi degli addetti al servizio del sovrano; o infine accorgersi che Monreale è il borgo delle fontane, ne possedeva diverse, ne sono rimaste poche superstiti, in questa passeggiata se ne visiteranno cinque. Prenotazioni sul sito: www.leviedeitesori.com.
Luoghi da visitare, esperienze inedite e passeggiate curiose. Da scoprire in completa sicurezza, nel rispetto delle normative anti Covid-19: insomma, a Le Vie dei Tesori non si rinuncia, si potrà vivere il festival nella sua tranquilla fascinazione, ma con qualche accorgimento in più. I luoghi saranno visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi per ciascuno spazio. Istituita ovunque la prenotazione online, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: basterà acquistare il coupon su www.leviedeitesori.com o negli info point nelle città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile.
Quest’anno, a causa delle misure di prevenzione dal Covid, i turni di visita saranno contingentati. Consigliata quindi la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.
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