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Coronavirus, 116 i nuovi casi in Sicilia: aumentano anche i ricoverati

Sono 116 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia, nelle ultime 24 ore. In Sicilia, nelle ultime 24 ore, sono stati 3.120 i tamponi effettuati, su un totale di 432.263 da inizio emergenza, si legge nel bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Il totale delle persone attualmente positive in regione arriva a 2.316 (+84), mentre non ci sono stati decessi con il numero delle vittime complessive che rimane a 296. I casi totali da inizio pandemia, invece, passano a 5.962. Le persone al momento ricoverate con sintomi, in Sicilia, sono 194, di cui 13 in terapia intensiva, mentre sono 2.109 i soggetti in isolamento domiciliare. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono 3.350 (+32). Dei nuovi casi registrati, 81 sono nella provincia di Palermo, 15 a Catania, 11 a Agrigento, 3 a Messina, 1 a Siracusa, 2 a Ragusa, 1 a Trapani, 2 a Caltanissetta e 0 a Enna.

Intanto si i è tenuta stamattina, di presenza presso la Prefettura e in videoconferenza, una riunione convocata dal Prefetto Giuseppe Forlani con tutti i soggetti istituzionali e associativi coinvolti nella situazione di emergenza sanitaria determinata alla Missione di Speranza e Carità le cui quattro sedi operative sono state ieri dichiarate “zona rossa” dal Presidente della Regione Nello Musumeci. Erano presenti, oltre al Prefetto, al Sindaco con gli Assessori Giuseppe Mattina e Maria Prestigiacomo, al Questore e al Comandante Provinciale dei Carabinieri, al Comandante della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti della stessa Missione, della Asp, di Medici senza Frontiere, dell’Arci, della Croce Rossa e della Protezione Civile comunale e regionale. É stato innanzitutto fatto il punto della situazione che vede un totale di circa 450 persone ospitate attualmente nelle quattro strutture, compresi gli operatori volontari e i missionari. Per tutti è in corso lo screening di positività al Covid, a cura dell’Asp, reso però complesso anche dal fatto che alcuni degli ospiti sono persone con pregresse patologie invalidanti e psichiche.

Il numero totale dei positivi è attualmente di poco superiore a 100 fra cui alcuni missionari. Di questi, alcuni sintomatici sono stati trasferiti nelle strutture sanitarie e alcuni non sintomatici sono stati trasferiti presso il Covid-Hotel regionale San Paolo. La struttura che presenta al momento reali criticità logistiche è quella di via Decollati, nella quale sono complessivamente presenti circa 300 persone. In ciascuna struttura, l’Asp ha garantito la presenza di un’Unità Speciale di Continuità Assistenziale e da ieri sera il Comune ha inviato dei mediatori culturali. Sempre il Comune, in collaborazione con la Protezione Civile e la Caritas, da oggi assicura la fornitura dei pasti, oltre che di altri beni primari e secondari. E’ stata decisa la creazione di un presidio logistico-sanitario permanente composto da Asp e Comune in ciascuna della 4 sedi, cui si affiancheranno gli operatori sanitari di Medici senza Frontiere e i mediatori culturali. L’attività di presidio delle Forze dell’Ordine, che sono già presenti sul posto h24 dalla giornata di ieri, sarà supportata dai mediatori culturali, tenuto presente che gli ospiti della Missione, oltre che italiani, sono di svariate nazionalità e culture. Il personale medico di Asp e Msf ha avviato una verifica sullo stato di salute dei pazienti più anziani presenti in una delle strutture, che potrebbero avere bisogno di ospedalizzazione, anche indipendentemente dall’attuale situazione legata al Covid-19. Proseguirà inoltre a ritmo serrato lo screening di tutti gli ospiti al fine di rendere possibile l’identificazione di positivi e negativi e poter quindi decidere eventuali ulteriori passi da compiere. Allo stesso tempo si stanno individuando possibilità tecnico logistiche di creare all’interno degli spazi della Missione delle aree separate dalle altre che favoriscano il mantenimento del distanziamento sociale.

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