Ci si è messo anche il tempo. La pioggia è scesa prima lenta, poi violenta, poi è cessata. Di colpo. Al’improvviso. Quasi volesse dare un segnale alle centinaia di persone di Altofonte che stamattina hanno preso parte alla marcia silenziosa per la Morda.
Pioggia a nascondere le lacrime di chi per la prima volta ha visto la Moarda annerita dal fuoco e da chi l’ha rivista. Perché per chi vive ad Altofonte, la Moarda è tutto. E’ simbolo di vita, per la sua sorgente di acqua, è simbolo di natura, di gioia, ricordi ed emozioni. Spezzati in due giorni dal fuoco appiccato da un assassino che ha deciso di distruggere tutto e mettere a rischio le persone che abitano a ridosso del monte che sovrasta Altofonte.
Oggi, però, un segnale dalla popolazione che si è riunita molto presto per iniziare la “scalata” alla Moarda. Tutti, in silenzio, a percorrere quei sentieri un tempo rigogliosi, oggi pieni di cenere e sbruciacchiati. Gli alberi non ci sono più e quelli rimasti sono marroni. L’odore acre del fumo è ancora intenso, sprigionato anche dalla pioggia caduta in questi giorni che contribuisce a spargere le micro particelle. Ci sono tanti bambini nel gruppo. Ognuno di loro ha un fiore di carta. Lo “piantano” simbolicamente. Un segno di rinascita. Che ci sarà. Alla fine la Natura vince sempre su tutto. Sull’uomo soprattutto. Con i suoi tempi, si riprenderà la Moarda. Che tornerà ad essere il bosco rigoglioso che tutti conoscevamo. (Le foto sono della Pro Loco di Altofonte)