Regione

Altofonte e Piana devastate dagli incendi: “Sindaci lasciati soli”

Parlano i sindaci di Altofonte e Piana degli Albanesi che da tre giorni combattono contro l’incendio che ha devastato oltre 2.000 ettari di bosco. I boschi della Moarda e di Argomesi sono andati distrutti. Danni per milioni di euro. Adesso però, Angela De Luca e Rosario Petta dovranno affrontare le conseguenze di questo incendio, come il dissesto idrogeologico. “Noi sindaci – dicono – siamo lasciati soli a combattere questi criminali senza scrupoli”.

Sono 1.500 incendi di bosco e vegetazione hanno impegnato nel weekend le squadre e i mezzi aerei dei vigili del fuoco, con 2.326 ore di lavoro svolte complessivamente dalle squadre. Spento nella notte l’incendio che da sabato interessa la zona boschiva della Moarda di Altofonte, e che si è velocemente spostata anche a Piana degli Albanesi. In bonifica anche il vasto incendio che ha colpito nel fine settimana la riserva dello Zingaro, a Trapani, dove sono stati 160 gli interventi dei vigili del fuoco sempre per incendi di vegetazione. Nel Lazio, a Sperlonga, è stato spento nella serata di ieri l’incendio di macchia mediterranea che ha coinvolto più di 200 ettari vegetazione.

La giunta regionale siciliana si difende dall’accusa di aver sottovalutato il rischio degli incendi, che nelle ultime ore hanno distratto parte del patrimonio ambientale dell’Isola. “Non c’è stato alcun rallentamento delle attività di prevenzione, nonostante i ritardi determinati dalle misure anti Covid”, ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, reagendo alle polemiche sollevate dal deputati di Leu Erasmo Palazzotto.

Intanto la Cgil e la Flai regionali si apprestano a presentare un esposto alla magistratura sulle responsabilità degli incendi che stanno devastando in questi giorni la Sicilia. “Va fatta luce su quanto accaduto – hanno detto Alfio Mannino e Tonino Russo, segretari della Cgil e della Flai – individuati gli interessi e le persone che stanno dietro questo disastro, la regia occulta, e le pene devono essere severe”.

I due esponenti sindacali aggiungono che “chiamare in causa i forestali, con qualunque mezzo social compresi, che da quanto accaduto ricavano solo un danno visto che il loro posto di lavoro va in fumo, oltre ad essere assurdo sarebbe diffamatorio e non esiteremo a procedere per le vie legali”. Mannino e Russo chiedono al governo nazionale e a quello regionale “di istituire negli aeroporti siciliani, di concerto con l’aeronautica militare e l’esercito, una flotta aerea stanziale, che possa intervenire subito sugli incendi, non gravando ulteriormente sui conti pubblici e sulle tasche dei siciliano”.

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