Con il Consiglio comunale di domani si va verso l’abolizione della cessione del 30 per cento al Comune dei terreni su cui i privati realizzano fabbricati e verso la possibilità di riscatto per chi li ha ceduti in questo quarantennio. Tanto è trascorso da quando è stato istituito l’attuale Piano regolatore generale, redatto fra il 1975 e il 1980 dall’urbanista e architetto Giovanni Astengo.
Il provvedimento ha portato nel patrimonio del comune terreni di cui spesso è stato difficile occuparsi e manutenere, per questo l’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, ha deciso di portarne in Consiglio la revisione. Nel corso della seduta del consiglio comunale che si terrà domani pomeriggio sarà illustrata la delibera – alla presenza dei tecnici che hanno predisposto l’atto – che prevede di consentire l’alienazione delle aree, cedute al Comune in ragione del 30 per cento, attribuendo loro il valore con i criteri previsti dall’articolo 14 della legge numero 10 del 28 Gennaio 1977, che regola l’edificabilità dei terreni.
View Comments