In arrivo dalla Protezione Civile nazionale tre Canadair a supporto in Sicilia “fino a quando non si spegne l’incendio” ad Altofonte. Lo ha annunciato all’Adnkronos l’assessore all’ambiente della Sicilia Toto Cordaro che ha parlato con il capo della Protezione civile Borrelli.
Ad Altofonte in una notte sono andati in fumo quasi mille ettari di bosco. Sei focolai, con ogni probabilità di origine dolosa, spaventano la comunità e hanno costretto il sindaco De Luca all’evacuazione circa 400 persone. Chi è costretto a lasciare la propria abitazione viene accolto al campo sportivo Don Pino Puglisi. Le fiamme sono divampate intorno alle 20,30 di ieri. Le forti raffiche di vento hanno reso difficili le operazioni di vigili del fuoco e protezione civile. Nelle prime ore del mattino finalmente l’intervento dei Canadair che hanno delimitato la zona del fuoco, che però si sposta anche verso la zona di Piana degli Albanesi.
“La situazione fortunatamente adesso è sotto controllo. Abbiamo vissuto momenti di panico. I cittadini si sono allontanati e sono in sicurezza. Il problema è che il bosco continua a bruciare”, spiega la prima cittadina, definendo “grave” la situazione e invitando i suoi concittadini a restare a casa “per facilitare le operazioni in corso”. Gli ettari di bosco distrutti “sono quasi mille e ce ne sono altri 2mila da salvare – sottolinea -. Il bosco era per noi un orgoglio”.
“Ci sono focolai in più punti, non possiamo escludere nulla. Sono in corso le operazioni di spegnimento e di bonifica. Quando le fiamme saranno spente ci saranno le indagini per determinare le cause e assicurare alla giustizia i colpevoli, se ci saranno colpevoli”, rimarca il comandante dei vigili del fuoco di Palermo Agatino Carrolo. Duro il governatore della Sicilia Nello Musumeci: “I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando un’intera popolazione. Per tutta la notte oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile e del corpo forestale hanno lavorato e continuano a lavorare senza tregua. Tutta la mia gratitudine”. Il bilancio, per fortuna, non parla di feriti o vittime, ma diversi sono i danni che interessano le case e la rete idrica.
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