“In merito alla seduta consiliare dello scorso martedì, durante la quale si è a lungo dibattuto sulle problematiche inerenti la crisi idrica che ha investito la città di Monreale e le sue frazioni, le dichiarazioni dell’assessore ai servizi a rete, non sono apparse per nulla ottimistiche o rassicuranti né nell’immediatezza, tantomeno nel lungo periodo non scorgendo, nelle stesse, una visione chiara e programmatica, circa le soluzioni al problema con riguardo soprattutto alle manutenzioni alle reti e alla secca delle sorgenti”. A dichiararlo è il Consigliere comunale di Forza Italia Antonella Giuliano.
“A tal proposito – spiega la Giuliano – come già accennato in consiglio comunale, ritengo doveroso segnalare all’amministrazione, un’opportunità che, in via potenziale, potrebbe aiutare il comune a reperire le risorse utili a finanziare la manutenzione e il potenziamento delle reti idriche, oltremodo vetuste e dunque disfunzionali”. La Consigliera si riferisce all’accesso al Fondo di garanzia per gli investimenti sulle infrastrutture idriche, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 168 del 19 luglio scorso ed istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, “determinante per la realizzazione delle opere necessarie a contrastare i frequenti fenomeni di siccità che interessano vaste aree del territorio nazionale”.
Il fondo di garanzia istituito presso l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, supporta, oltre agli investimenti per le infrastrutture del servizio idrico integrato, come le reti degli acquedotti o gli impianti fognari e di depurazione, anche quelli riguardanti le dighe, con priorità per quelle destinate all’uso potabile e plurimo. Sono contemplati pure gli interventi previsti dal Piano nazionale nel settore idrico, sia della sezione “invasi” – già adottato lo scorso 17 aprile 2019 – sia degli acquedotti, di prossima adozione.
“La garanzia dello Stato – aggiunge la Giuliano – è prevista anche per quelle opere destinate all’uso potabile che, pur non ricadendo nel Piano, rispondono ai criteri previsti dal decreto; quindi pure quelle non ancora finanziate e avviate, ma necessarie all’adeguamento delle infrastrutture idriche ai parametri di qualità tecnica fissati da Arera. Sarà infatti la stessa autorità a definire le modalità di accesso al fondo e, insieme ai Ministeri coinvolti nel processo (ovvero i Ministeri dell’Economia e finanze, Infrastrutture e trasporti, Ambiente e Sviluppo economico), a valutare il rischio delle proposte da ammettere al beneficio del credito. Alla luce di quanto esposto ritengo – conclude il Consigliere – che, laddove l’amministrazione non abbia già provveduto, sia opportuno approfondire l’argomento, magari in collaborazione con le opposizioni, e valutare la possibilità per il nostro comune, laddove ne sussistano le condizioni, di accedere al fondo sfruttando così un’opportunità che difficilmente credo verrà a ripresentarsi in futuro”.