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La rapina ad una banca di Cesena: quattro palermitani in manette

Sono 4 i palermitani responsabili della rapina alla “Romagna Banca”, che si trova in via Cervese a Cesena compiuta lo scorso 4 marzo. Si tratta di 4 uomini residenti a Palermo, Piana degli Albanesi e Trabia. Stamattina sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Palermo. Arresti eseguiti dopo le indagini condotte dai carabinieri di Cesena. Si tratta di G.B., classe ’72; F.C., classe ’88; M.C. classe ’83; G.m., classe ’63, tutti volti noti alle forze dlel’ordine.

I quattro sono ritenuti i responsabili, in concorso, di rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. L’arresto è su esecuzione di un ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Forlì, su analoga richiesta del Pubblico Ministero Filippo Santangelo che ha coordinato le indagini. I 4 individui, apparentemente non armati, con volto parzialmente travisato da berretto, nel primo pomeriggio del 3 marzo scorso, dopo aver fatto irruzione all’interno della filiale della “Romagna Banca” che si trova in via Cervese a Cesena, si sono fatti consegnare i telefoni cellulari dai dipendenti e da alcuni clienti che erano presenti all’interno, costringendo, sotto minaccia, a permanere per circa un’ora all’interno di una stanza, in attesa dell’apertura temporizzata delle casseforti, dalle quali veniva asportato denaro contante pari a 86 mila euro circa.

Durante le concitate fasi della rapina, e prima di dileguarsi, i malfattori, inoltre, aggredivano fisicamente una guardia giurata che, in divisa, accedeva in banca, ignara di quanto stesse accadendo, per effettuare un operazione di carattere privato, sottraendogli la pistola beretta in dotazione. Le immediate investigazioni esperite dai Carabinieri di Cesena, suffragate da testimonianze, esame delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza lungo il percorso di fuga dei malviventi consentivano di risalire all’autovettura utilizzata per la rapina e successivamente, alla completa identificazione di tutti i componenti del sodalizio criminale.

 

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