Ennesimo maxi sequestro di mascherine non a norma. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo nell’ambito dei servizi di controllo del territorio tesi a garantire l’osservanza della normativa in materia di prezzi e sicurezza prodotti, connesso all’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sottoposto a sequestro amministrativo oltre 75.000 mascherine nei confronti di cinque aziende operanti a Palermo e Bagheria.
“L’attività – spiegano dal Comando – è frutto di controlli mirati alla verifica delle corrette modalità di commercializzazione di mascherine e dispositivi di protezione individuale da parte sia dei distributori all’ingrosso sia da parte dei singoli rivenditori operanti nell’area metropolitana di Palermo”.
Le Fiamme Gialle nel ricostruire le filiere di commercializzazione, a partire da rivenditori e farmacie, hanno verificato che le mascherine sequestrate, del tipo chirurgico e Ffp2, erano state poste in vendita in violazione delle disposizioni contenute nel Codice del Consumo, nonché della normativa europea sulla sicurezza dei prodotti in materia di dispositivi di protezione individuale che prevede, in particolare, che i prodotti devono recare la marcatura Ce, nonché essere accompagnati da istruzioni facilmente comprensibili dai consumatori. I titolari delle aziende controllate sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’irrogazione della sanzione amministrativa, che per ogni violazione possono arrivare fino a un massimo di 60.000 euro.
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