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La rivoluzione social dei giochi online sta abbattendo ogni barriera

I social, giorno d’oggi, hanno conquistato uno spazio sempre più centrale. Il mondo, in un ventennio, è drasticamente cambiato al punto che è facile distinguere un’era pre e un’altra post social. Che alla lunga hanno cambiato anche le nostre relazioni sociali, rendendo superflue quelle che di social non hanno niente. Un esempio può essere offerto dal mondo del gioco online che è, senza dubbio, socievole quanto una passeggiata con gli amici.

Il gioco ha allargato i suoi orizzonti, soprattutto sociali. Si sente, per questo, parlare sempre più di gamification. Che è un concetto derivato dalle meccaniche di gioco, ma è anche e soprattutto un approccio. Ed ha i suoi fattori sociali: basti pensare alle app fitness che contano i passi, capaci di rendere una passeggiata un fenomeno social. O alle altre con cui è possibile fare palestra in casa. Ma gli esempi sono vari e disparati. Chi ha vissuto in tutto e per tutto il fenomeno della gamification è il settore del gioco d’azzardo ed in particolar maniera il mondo delle slot machine online. Qui la gamification si è tradotta in una rivoluzione dal punto di vista grafico e auditivo, in un realismo sempre più pregnante e in una capacità inimitabile di creare interazioni tra il gioco e l’utente e perché no, anche tra più utenti.

Sempre nel mondo dell’azzardo spicca il poker, un passatempo per tanti, una passione per molti. Allargando ancor di più la prospettiva, si considerino i giochi che le grandi console lanciano per i propri giocatori. Come spiegare in altre maniere il successo dietro a titoli come Apex Legends, Fortnite o il recente Call of Duty? In questo caso la via scelta per rendere social i titoli è stata quella della modalità battle royal, che mette in contatto milioni di tutto il mondo, dando a ciascun utente la possibilità di condividere video e foto su altre piattaforme. Una cosa inimmaginabile non molto tempo fa eppure realtà. Perché il gioco è una realtà sociale, fatta di interazioni e coinvolgimento. Ed offre dei vantaggi dal punto di vista della socievolezza, senza nessun dubbio. Si tratta ovviamente di vantaggi per la condizione dell’essere umano, nella sua totalità.

Quali sono? L’abbattimento della solitudine, anzitutto: il gioco da attività isolata ed estraniante è passato ad essere un ottimo mezzo, per le persone, al fine di affrontare la loro solitudine e altri problemi ad essa legati. Prima, forse, si considerava un escluso chi giocava troppo. Oggi invece giocare significa anzitutto permettere alle proprie abilità sociali di formarsi e svilupparsi liberamente.

Così una persona chiusa, magari, lavora di più sulla sua timidezza, confrontandosi con gli altri e cimentandosi nel lavoro di squadra, sempre più richiesto in un mondo del lavoro quantomai complesso, e nello sviluppo della leadership. Potremmo dire, con le dovute differenze, che anche il gioco contribuisce alle competenze chiave che l’Unione Europea ha individuato per lo sviluppo armonico e totale della persona. A dare un grosso contributo a questa “rivoluzione” social dei giochi sta contribuendo l’eGaming, rappresentato al meglio dagli eSports. Questi stanno prendendo sempre più piede al punto da immettere sul mondo del lavoro dei professionisti specializzati. Per un mondo che cambia e che soprattutto è sempre più social.

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