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Mascherine e petardi illegali, maxi sequestro delle fiamme gialle

Sequestrati a Partinico quasi 53 mila articoli non a norma tra dispositivi di protezione individuale, artifizi pirotecnici, materiale per la casa e articoli da ferramenta. É il bilancio di un’operazione dei finanzieri di Partinico, nell’ambito dei controlli volti a verificare il pieno rispetto delle misure adottate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e a garantire la sicurezza dei prodotti commercializzati in questa fase emergenziale.

Il controllo è stato avviato dopo che i militari avevano rilevato sulle pagine di alcuni siti web la pubblicizzazione, da parte dei gestori dell’esercizio commerciale, di visiere protettive “antivirus” poste in vendita a prezzi esorbitanti. Nel corso dell’intervento le fiamme gialle, oltre a rinvenire un centinaio di prodotti (coltelli, lucchetti con combinazione, pinze spelafili) privi delle indicazioni minime in lingua italiana ovvero sprovvisti del marchio Ce, hanno individuato altri dispositivi di protezione individuale (circa 150 tra capi di abbigliamento professionale, guanti, occhiali protettivi) recante marchio Ce contraffatto e riproducente dunque, in maniera mendace, la certificazione europea.

A seguito di ulteriori ricerche effettuate nei magazzini dell’attività commerciale, i finanzieri hanno individuato 168 visiere protettive artigianali, le stesse commercializzate online, fabbricate modificando le normali maschere da giardinaggio con l’aggiunta di una pellicola in policristal come visiera agganciata con due bulloni e un elastico. Le stesse, prodotte in house, prive di qualsiasi autorizzazione e omologazione certificata ovvero della preventiva autocertificazione all’Inail e all’Istituto Superiore di Sanità attestante un minimo di sicurezza, recavano un marchio Ce riferito ad un altro prodotto (componente dell’assemblaggio) la cui destinazione d’uso originaria era ben diversa da quella del prodotto finale assemblato.

Sempre nei magazzini dell’azienda le fiamme gialle hanno inoltre rinvenuto circa 52 mila articoli pirotecnici e giochi d’artificio per un peso lordo complessivo di circa 225 chili corrispondenti ad una massa attiva esplodente di quasi 52 chili, tutti scaduti e detenuti – senza alcuna autorizzazione su uno scaffale posto nelle immediate vicinanze di altro materiale infiammabile. Il materiale è stato sequestrato e il rappresentante legale della società, N.G. (classe ’62) è stato denunciato alla procura della Repubblica di Palermo per frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, omessa denuncia e detenzione abusiva di materie esplodenti. L’uomo è anche stato segnalato alla Camera di commercio per la fattispecie prevista dal codice del consumo, punita con la sanzione amministrativa che può arrivare fino a 25.823 euro. Sono attualmente in corso controlli amministrativi volti a verificare eventuali manovre speculative, punibili penalmente, sulla vendita di beni e merci di prima necessità.

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