“Pane quotidiano” è il nome dato all’iniziativa nata da alcuni panificatori di Monreale per donare pane e prodotti da forno invenduti alla chiusura degli esercizi commerciali. L’iniziativa è nata da un’idea di Simona Pizzo, titolare dell’omonimo panificio: “Ci siamo resi conto – racconta – che tanta gente non riesce più ad acquistare lo stesso quantitativo di pane di prima. Molti provano pudore. A noi invece rimane tanto pane a fine giornata e siamo costretti a buttarlo. Da qui l’idea di donarlo a chi ne ha bisogno”.
A causa della quarantena in tanti sono stati costretti ad interrompere il loro lavoro ed a ritrovarsi senza soldi anche per gli acquisti di prima necessità. L’emergenza sanitaria porta anche tante difficoltà economiche a chi è costretto a rimanere a casa e senza lavoro. “Le conseguenze di questa emergenza – racconta ancora Simona Pizzo – sono già ben visibili a pochi passi da noi. Fortunatamente le iniziative di solidarietà si stanno moltiplicando di giorno in giorno. Pane quotidiano è una di queste”.
In pochi giorni si è formata una rete attorno all’iniziativa. Hanno aderito i panifici infatti tanti panifici monrealesi: Tusa, Litria, Castelluccio. “Ma non sapevamo come far arrivare questo pane alle famiglie bisognose”, spiega Simona. L’aiuto è arrivato dalla Chiesa: monsignore Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, venuto a conoscenza dell’iniziativa, ha subito coinvolto padre Innocenzo Bellante della parrocchia di Santa Teresa e don Nicola Gaglio del Duomo. Entrambi si sono messi subito a disposizione per aiutare nella distribuzione, coadiuvati dalla Protezione civile.
“La solidarietà ai poveri e agli ultimi – ha ricordato proprio ieri l’arcivescovo di Monreale nel suo messaggio ai presbiteri – deve essere uno dei segni forti in questo periodo difficile che stiamo attraversando”. Un bel lavoro di squadra che nel primo giorno di avvio della distribuzione ha portato il “pane quotidiano” a oltre 150 famiglie del territorio di Monreale.