Cronaca

Monreale, il sindaco scrive al premier Conte: “Subito aiuti alle famiglie”

Il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per invitarlo a prendere provvedimenti immediati per le famiglie rimaste senza reddito a causa dell’emergenza Covid-19. Ecco il testo della lettera del primo cittadino:

“Signor Presidente, con la presente intendo condividere con Lei la grave situazione che si è venuta a creare nel nostro territorio a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Come Sindaco di Monreale, mi trovo a gestire un territorio vastissimo con una popolazione che supera i 40 mila abitanti e, proprio in questi giorni di seria criticità, stiamo assistendo a situazioni di gravissima emergenza sociale. Alla drammaticità dell’ evento con tutte le sue già innumerevoli complicazioni, si aggiungono le enormi difficoltà che numerose famiglie si stanno trovando ad affrontare a causa dell’epidemia in corso che ha bloccato molte attività lavorative.

Nonostante la solidarietà mostrata da enti religiosi, imprenditori, commercianti e associazioni che hanno donato una notevole quantità di derrate alimentari, stiamo registrando un considerevole peggioramento della situazione. Ed è per questo che rivolgo un sentito, quanto accorato appello alla Sua possibilità di prevedere delle misure straordinarie per i nuclei familiari più bisognosi prima che sia troppo tardi. Solo in questo modo sarà  possibile evitare che la crisi delle attività economiche, indotta dall’epidemia di COVID-19, produca effetti ben più gravi sul nostro tessuto socio- economico. Per molte persone rimanere a casa significa non lavorare e, quindi, questo si traduce nell’impossibilità di “restare a casa”, perché  bisogna assicurare alle proprie famiglie almeno l’ ordinarietà, ovvero la sussistenza quotidiana.

Noi sindaci, siano in prima linea e dalle trincee dei nostri territori martoriati chiediamo di indirizzare il Suo pronto intervento sue due linee di azione complementari. Riteniamo necessario prevedere non solo le misure contenitive, per arginare gli effetti negativi che l’emergenza sanitaria internazionale sta producendo, ma soprattutto misure di contrasto alla povertà, fornendo supporto economico a tutti i cittadini che affrontano seri problemi di liquidità finanziaria. Puntualmente,infatti, sono le fasce più deboli e fragili delle nostre comunità a dover pagare il prezzo più alto ed a rischiare di dover negare a se stessi ed ai propri cari il diritto di vivere con dignità il presente, già privo di ogni speranza per il domani.

Da amministratori quali siamo non possiamo permettere che ciò avvenga, in quanto sentiamo forte la responsabilità sociale ed il dovere morale, prima che legale, di prenderci cura di tutti e di ciascuno. Nell’auspicio di un suo significativo atto a sostegno delle fasce più deboli, le porgo i miei più distinti saluti”.

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