Una lunga lettera destinata al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, all’assessore regionale siciliano alla Salute Ruggero Razza, al prefetto di Palermo Antonella De Miro e al direttore dell’Asp 6 Daniela Faraoni. A scriverla 45 sindaci della provincia di Palermo. E l’accusa è grave. “La mancata comunicazione dei casi di positività al Covid-19 non ci consente di prendere le misure adeguate per tutelare la salute dei nostri cittadini”.
“Non vogliamo fare polemica in questo momento delicato – spiega il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che ha coordinato l’iniziativa -, ma ci sembra assurdo che nessuno di noi abbia comunicazioni ufficiali su casi di Coronavirus nei nostri territori. Non sappiamo chi sono e quanti sono, abbiamo solo delle conferme non ufficiali. In quanto sindaci, siamo anche autorità sanitaria locale che in caso di emergenza sanitaria e in materia di igiene pubblica possono emanare ordinanze urgenti e prendere tutte le misure adatte per tutelare la salute dei cittadini”.
I 45 primi cittadini della Provincia di Palermo nella loro nota ai vertici di Regione, Prefettura e Asp chiedono di “intervenire urgentemente affinché sia attuato, in modo permanente, un protocollo di comunicazione ai sindaci dei procedimenti diagnostici”. La lettera oltre che dal sindaco di Cinisi è stata sottoscritta dai sindaci di Balestrate; Campofiorito; Piana degli Albanesi; Cefalà Diana; Prizzi; Ficarazzi; Alia; Trappeto; Santa Cristina Gela; Bompietro; Palazzo Adriano; San Giuseppe Jato; Altofonte; Godrano; Baucina; Chiusa Sclafani; Montemaggiore Belsito; Camporeale; Contessa Entellina; Campofelice di Roccella; Valledolmo; Gratteri; Sciara; Trabia; Campofelice di Fitalia; Petralia Sottana; Lercara Friddi; Villafrati; Cerda; Roccapalumba; Vicari; Isola delle Femmine; Carini; Collesano; Bolognetta; Misilmeri; Isnello; Pollina; Altavilla Milicia; Terrasini; Belmonte Mezzagno; Montelepre; Roccamena.
Dalla Regione, però, rimandano al mittente le accuse: “Ci atteniamo esclusivamente alle disposizioni del Commissario nazionale emergenza e Capo Protezione Civile Angelo Borrelli. La direttiva vieta espressamente alle Regioni di fornire i dati ai Comuni”.