Chi viola l’ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci e le disposizioni inserite nel Decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, relativi alle misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da coronavirus, saranno denunciati all’Autorità giudiziaria. A ricordarlo è il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono. Il comunicato del primo cittadino, a seguito dell’episodio avvenuto a Pioppo, dove alcuni cittadini provenienti dal Nord Italia, hanno violato tutte le disposizioni di prevenzione, partecipando anche alla festa di compleanno con dei parenti.
“Il Sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono – si legge nel comunicato – viste le ordinanze ed urgenti adottate in data 8 marzo 2020, con le quali il Presidente della Regione Siciliana ha ordinato, tra le altre cose, a “chiunque, a partire dal 14esimo giorno antecedente la data di pubblicazione della presente ordinanza abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale di Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei territori della regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli, deve comunicare tale circostanza al Comune, al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza”.
La mancata osservanza degli obblighi di comunicazione e di isolamento, implica il reato di cui all’articolo 650 del codice penale, che prevede la pena dell’arresto fino a tre mesi. Si ricorda poi, anche al fine di evitare di incorrere nel più grave reato di cui all’articolo 438 del codice penale, che le persone che provengono dalle suddette zone devono mettersi a disposizione della competente autorità sanitaria al fine di impedire il propagarsi della epidemia.
View Comments