Il volto sorridente dell’avvocato Enzo Fragalà adesso campeggia sulla targa della sede Asfa Sicilia, l’associazione famiglie bisognose e l’Anas Zonale Policlinico Palermo, l’associazione nazionale di azione sociale. Le due associazioni si trovano all’interno di un bene confiscato alla mafia in zona Favara che il comune di Monreale ha donato al presidente Diego Mannisi che da sempre si occupa del sociale e delle persone bisognose. E oggi il bene confiscato alla mafia è stato intitolato alla memoria dell’avvocato ucciso a Palermo il 26 febbraio del 2010.
A scoprire la targa, insieme al presidente Mannisi, la figlia dell’avvocato Marzia Fragalà, il comandante del gruppo carabinieri di Monreale Colonnello Luigi De Simone, il comandante della stazione dei carabinieri di Monreale Antonio La Rocca, l’assessore regionale Toto Cordaro, l’assessore Igazio Davì in rappresentanza del comune di Monreale, il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e l’ex presidente del consiglio comunale di Piana degli Albanesi Alberto Petta.
“Noi come governo regionale vogliamo dare massima attenzione a questa come tutte le iniziative che hanno a cuore i più bisognosi e i più deboli – dice l’assessore Toto Cordaro – La mia presenza qui testimonia l’interesse da parte del presidente Nello Musumeci a queste iniziative. Stiamo lavorando per una Sicilia più solidale, che si muova nella legalità e che dia segnali concreti perché le classi più deboli si sentano meno sole e più vicine a chi ha il dovere di governare questa terra”.
“La destinazione di questo bene – spiega Mannisi – sarà la realizzazione di un’aula di formazione per fare cultura e legalità. La nostra mission principale. Faremo corsi per l’ambiente e ci occuperemo di bambini che hanno l’asper, ossia gli autistici non violenti per dare una mano alle famiglie che ne hanno bisogno. Poi cercheremo di contribuire al successo del terrirorio, invitamdo scolaresche e facendo conoscere non solo lanostra realtà”.
“Oggi è un giorno importante, non solo per il comune di Monreale – dice l’assessore Ignazio Davì – L’intitolazione di questo bene a Fragalà è molto significativa. Lui ha pagato con la sua vita per mantenere fermi i propri valori e il proprio impegno sociale e politico. Da oggi questo bene confiscato, con questa intitolazione, avrà ancora più luce”.
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