Colpo alla famiglia mafiosa dell’Arenella, a Palermo. La Dia ha eseguito un provvedimento restrittivo emesso dal gip nei confronti di 8 affiliati alla famiglia mafiosa, una delle più rappresentative del mandamento di Palermo-Resuttana, ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione mafiosa ed altro.
Tra gli otto arrestati della Dia di Palermo ci sono anche i fratelli Gaetano, Pietro e Francesco Paolo Scotto. In carcere anche il figlio di quest’ultimo, Antonino. Gaetano Scotto, 68 anni – sospettato tra l’altro di avere ucciso l’agente di polizia Nino Agostino il 5 agosto ’89 – sarebbe il nuovo capo della famiglia mafiosa dell’Arenella di Palermo. Scotto è un nome di peso della borgata Arenella ed evoca misteri soprattutto legati alla stagione delle stragi del ’92-’93. Pietro Scotto, infatti, era stato condannato all’ergastolo per la strage di via D’Amelio e scagionato quando furono scoperte le bugie del finto pentito Vincenzo Scarantino.
Gli Scotto sono stati arrestati dalla Dia di Palermo nell’ambito dell’operazione “White Shark”, in seguito ad un provvedimento emesso dal gip su richiesta della Dda di Palermo guidata da Francesco Lo Voi. Tra i reati contestati estorsioni aggravate in concorso e l’intestazione fittizia di un club dell’Arenella. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto, Salvatore De Luca, e dai sostituti, Amelia Luise e Laura Siani. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
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