Il portale di Prestitimag.it, portale editoriale leader in Italia riguardo ai prestiti personali, ci riporta dell’ultima indagine di “Movimpresa” (su rilevazione di “Unioncamere-Infocamere”) che sottolinea i dati del terzo trimestre del 2019.
Un piccolo primato, per una regione che, spesso, viene segnalata non certo per risultati lusinghieri dal punto di vista economico e imprenditoriale. E, con essa, anche tutto il Meridione d’Italia si trova ad avere posizioni di tutto rispetto in questa speciale classifica certificata da enti ufficiali.
Stiamo parlando della crescita dell’erogazione di prestiti personali che vede, appunto, una delle isole del nostro paese a primeggiare da questo punto di vista. Un fatto che, inoltre, mette in evidenza alcuni aspetti positivi di una terra dalle tante potenzialità molte volte inespresse. Andiamo a vedere tutto nel dettaglio.
Numeri positivi che fanno il paio con altri segni +. Eccoli
Come abbiamo già detto, quindi, ci sono almeno due aspetti positivi che riguardano la Sicilia: la crescita, in punti percentuali, nell’erogazione dei prestiti personali e la nascita delle nuove imprese. Ma andiamo con ordine.
Partendo dal primo punto vediamo che la percentuale registra un ottimo +8,60% di tasso di crescita. Un segnale che l’economia, seppur a passi lenti e con evidenti ritardi rispetto ad altre regioni d’Italia, sta mostrando segnali di ripresa. Un dato da leggere in ottica futura collegato, appunto, alla nascita di nuove imprese.
Sì, perché vista la cronica assenza del lavoro ‘fisso’ o, comunque, a tempo indeterminato o anche perché le condizioni sembrano essere più favorevoli, il saldo dell’apertura di nuove imprese vede un saldo positivo a 3 cifre.
Si perché a fronte di 4.149 chiusure – dati certificati dai registri delle Camere di Commercio – ci sono state oltre 5mila aperture, precisamente 5.230. Un saldo positivo di 1.081 imprese. E, anche qui, bisogna fare particolare attenzione a vedere la tendenza, che, seppur di poco, è superiore allo stesso periodo del 2018, con un +0,23%.
Questa crescita di imprese ha sicuramente dato una spinta ulteriore al +8,60% dell’erogazione dei prestiti personali. Per quanto riguarda i settori specifici, invece, a fronte di agricoltura e pesca che fanno registrare un saldo positivo – data anche la conformazione del territorio, circondato dal mare e dalle caratteristiche culinarie uniche – c’è una flessione per il settore del commercio, dell’alloggio e della ristorazione. Forse bisogna anche considerare che il periodo analizzato riguarda un periodo a bassa stagione turistica per la Sicilia. Nel complesso, però, al 30 settembre 2019 ci sono 467.447 imprese in tutta l’isola. Un numero maggiore rispetto ai 464.784 datati 31 dicembre 2018. Quasi 3mila in più.
Stranamente, per trovare il Nord, avanti bisogna andare molto più giù in classifica
Se, come abbiamo visto, la percentuale di crescita dell’erogazione dei prestiti personali sfiora la doppia cifra, attestandosi a +8,60%, nel complesso è il Sud Italia ad avere numeri tutto sommato positivi.
Alle spalle della Sicilia, infatti, c’è il Molise con +8,54%. Molto distante, invece, è la terza posizione, occupata dalla Puglia che è sotto il 6%, precisamente +5,75%. Sfiora il 5% la Campania, con un +4,95%, mentre la Basilicata supera di poco questa soglia con un +5,11%.
Per trovare le regioni del Nord bisogna scendere di molto la classifica. All’ultimo posto c’è la Valle d’Aosta con un -13,12%, l’unica che ha un saldo, positivo o negativo che sia, a due cifre. Penultimo posto occupato dalla Liguria con -2,80%. Nel complesso, però, il Mezzogiorno occupa le primissime posizioni tanto è vero che nelle prime 10 ci sono solo le Marche e il Veneto, che si trovano rispettivamente al centro e al Nord.
Per quanto riguarda il dato complessivo della nascita di aziende, è il Meridione, nel suo complesso, a far registrare un complessivo +37%, con 5.034 imprese su 13.848 costituite. Quindi, più di un terzo.
Segnali incoraggianti che vanno letti come un trend di crescita che vede, finalmente, protagonisti anche zone d’Italia che per anni sono sempre stati sul fondo della classifica per le attività nate e le aziende sorte. Regioni che hanno subito in maniera molto forte i segni della crisi post 2008 e che cercano di rialzarsi. Facendo, appunto, registrare dei segni ‘+’. Con al comando la regione dei cannoli: la Sicilia, appunto.