In due distinte operazioni, nell’ambito di un piano di intervento volto a garantire la sicurezza dei prodotti, la guardia di finanza ha sequestrato oltre 60 mila prodotti non sicuri per la salute e privi del marchio Ce.
Nel primo intervento, i finanzieri della compagnia di Partinico hanno sequestrato, a Balestrate, all’interno di un grande magazzino gestito da imprenditori di nazionalità cinese, oltre 32.000 articoli tra materiale elettrico ed informatico, giocattoli, orologi, casalinghi, articoli per la casa e per il fai da te, nonché prodotti di vario genere non conformi alla normativa sulla sicurezza, contraffatti e riproducenti un marchio Ce mendace.
Le fiamme gialle, nel corso dell’ispezione all’interno dei locali commerciali, hanno trovato sugli espositori destinati alla vendita migliaia di articoli privi delle indicazioni in italiano per il consumatore, del marchio “Ce” che, tra l’altro, ne attesta la conformità alle disposizioni vigenti in tema di sicurezza. Parte dei prodotti, inoltre, recavano sulla confezione di vendita e sugli articoli stessi, marchi “Ce” palesemente contraffatti che potevano indurre in inganno il consumatore finale.
Gli accertamenti svolti nei confronti dei lavoratori addetti alle vendite, hanno permesso di apprendere che, su tre dipendenti, due svolgevano l’attività completamente in nero. Il responsabile, di origine cinese, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Palermo per contraffazione ed utilizzo di segni mendaci e – per le violazioni al Codice del consumo – è stato contestualmente segnalato alla Camera di commercio che provvederà ad irrogare le relative sanzioni pecuniarie (da 516 a 25.823 euro). Per quanto concerne le violazioni in materia di lavoro, è stata avanzata all’Ispettorato provinciale del lavoro di Palermo la proposta di sospensione dell’attività commerciale, stante il superamento della soglia del 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.
In un secondo intervento, i militari della guardia di finanza di Termini Imerese, hanno sequestrato oltre 33.000 prodotti, tra i quali anche beni destinati alla cura della persona, non conformi agli standard di sicurezza previsti dall’Unione Europea, detenuti per la vendita in un esercizio commerciale gestito anch’esso da cittadini cinesi.
Un accurato esame della merce ha evidenziato che si trattava di prodotti non conformi alle prescrizioni normative vigenti, pertanto, tutta la merce è stata posto sotto sequestro. Nello specifico, la merce era sprovvista del previsto marchio Ce, nonché delle indicazioni del produttore ed importatore, del luogo d’origine e delle istruzioni e precauzioni per l’utilizzo. Oltre al sequestro della merce, ai trasgressori sono state comminate sanzioni amministrative, con la conseguente segnalazione alla Camera di commercio e all’Asp competente.
“Il settore del contrasto alla commercializzazione di prodotti non sicuri – spiegano dal Comando – è un ambito nel quale la guardia di finanza investe specifiche risorse al fine di garantire, da un lato, l’incolumità del consumatore finale, sottraendolo al rischio di poter entrare in contatto con articoli pericolosi e potenzialmente dannosi, e dall’altro, la correttezza delle regole del mercato”.
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