Si apre un nuovo capitolo nella questione del servizio di raccolta rifiuti del comprensorio monrealese. La prima sezione del Tar Sicilia ha concesso la sospensiva al decreto presidenziale con cui veniva riconosciuta l’interdittiva antimafia alla Mirto. Ed è la seconda volta che accade. In sostanza il giudice ha tolto la società dalla “black list” che non le permetteva di lavorare con gli enti pubblici perché ritenuta vicino agli ambienti mafiosi. La Mirto dunque, per la seconda volta ottiene la sospensiva. Che, però, non scagiona definitivamente la società da tutte le accuse che dovrà dimostrare e smentire nel procedimento previsto a novembre del 2020.
Un’unica certezza riguarda il comune di Monreale. La Mirto, infatti, non lavorerà più per il comune normanno. Il sindaco Alberto Arcidiacono ha infatti firmato il decreto di rescissione del contratto con la Mirto affidando il servizio alla New System di Marsala in provincia di Trapani. Contratto che è stato annullato non per le decisioni del prefetto, ma per mancanze contrattuali (soprattutto quelle relative alla clausole di salvaguardia del personale) che hanno spinto il comune di Monreale ad accelerare una rescissione ed affidare il servizio ad una nuova ditta. Il comune nei prossimi mesi, ed in attesa di sapere cosa farà la Regione siciliana con la nuova legge sui rifiuti, studierà le mosse corrette per affidare il servizio di raccolta rifiuti e di gestione della differenziata in maniera più stabile e duratura nel tempo.
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