Prestiti con tassi fino al 1.200 per cento all’anno: arrestato usuraio

Redazione

Palermo - L'operazione

Prestiti con tassi fino al 1.200 per cento all’anno: arrestato usuraio
Arrestato in flagranza di reato un uomo che, risultato dedito all’erogazione di prestiti con tassi usurari

20 Dicembre 2019 - 09:17

Erogava prestiti con tassi d’interesse fino al 100 per cento mensili. I finanzieri coordinati dalla Procura della Repubblica, con un’indagine lampo, durata pochi giorni, hanno eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di un uomo che, a seguito delle indagini, è risultato dedito all’erogazione di prestiti con tassi usurari.

Il presunto usuraio, sfruttando una normale attività commerciale nel settore dei traslochi e della compravendita di mobili usati nel quartiere di Palermo centro, adescava le vittime nei locali commerciali, gli stessi dove i militari del Gico hanno fatto scattare le manette mentre stava ricevendo alcune centinaia di euro a parziale restituzione degli interessi su un prestito da un giovane laureando in architettura.

Sulla base di quanto ricostruito dai militari, la giovane vittima, che aveva intenzione di avviare un’attività imprenditoriale, era caduta nella rete del presunto strozzino che, approfittando del suo stato di bisogno, aveva erogato prestiti applicando tassi di interesse esorbitanti, sino al 100% mensile (1.200% annuo), così come avvenuto per l’ultima dazione di denaro, pari a 3.000 euro, erogata a metà novembre, per la quale la vittima avrebbe dovuto restituire 4.500 euro dopo soli 15 giorni, pretendendo a garanzia la sottoscrizione di un effetto cambiario.

L’impossibilità di far fronte alle pressioni subite e le intimidazioni del “creditore” che, scaduto invano il termine ultimo concesso per la consegna dell’intero importo, aveva minacciato di aggredire i beni della vittima e dei suoi familiari, nonché di “fargli succedere qualcosa”, hanno spinto la vittima a trovare il coraggio di denunciare nei giorni scorsi alle forze dell’ordine quanto stava accadendo. Ciò anche perché, secondo quanto dichiarato dalla vittima, il presunto usuraio (C.F., classe 1981) si era presentato con il cognome della moglie, estranea ai fatti ma legata da vincoli di parentela con esponenti di una nota famiglia mafiosa del quartiere Acquasanta.

É scattata così la trappola per il presunto usuraio. La mattina del 18 dicembre, dopo aver reperito i contanti necessari, la vittima ha raggiunto gli stessi locali dove già altre volte si era recata, ma stavolta sono intervenuti i finanzieri, che avevano contrassegnato le banconote e che ascoltavano le registrazioni delle conversazioni che avvenivano all’interno del locale. L’operazione, si è conclusa in pochi giorni grazie alla denuncia presentata dalla vittima con l’arresto dell’indiziato, in fase di convalida da parte del gip del tribunale di Palermo. La giovane vittima è adesso assistita da un’associazione che promuove la legalità e l’impegno antimafia e che, anche attraverso la gestione di uno sportello antiracket e antiusura, si occupa dell’organizzazione di assistenza e di solidarietà a soggetti danneggiati da attività estorsive e dall’usura.

“L’odierna operazione – spiegano dal Comando – testimonia il quotidiano impegno della guardia di finanza di Palermo a tutela della legalità e si inquadra nell’ambito di una più ampia strategia attuata dal Corpo, finalizzata a contrastare i sempre più insidiosi fenomeni di criminalità economica, commessi ai danni di cittadini, specie quelli appartenenti alle fasce di popolazione più deboli ed esposte a rischio, a salvaguardia della legalità del sistema finanziario e delle imprese oneste”.

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