Non tutti i mali vengono per nuocere: nel caso del Palermo calcio questo detto popolare sembra forse avere conferma, che dopo un 2019 terribile per i cuori e la dignità dei tifosi rosanero, la città, la passione e la squadra, sembra avere dei punti fermi da riproporre nel 2020.
Palermitano doc, cresciuto nelle giovanili del Palermo, ex allenatore della Primavera dei rosa nero: questo il profilo di Rosario Pergolizzi, tecnico delle “aquile” siciliane, da cui la società riparte per un salto in Lega Pro quanto più rapido possibile. Sono ancora fresche le delusioni dell’anno passato, tra il ritorno di Delio Rossi, beniamino in Sicilia e il rischio della non iscrizione. Il campionato di serie D nasconde molte insidie e nonostante l’obiettivo del Palermo sia assolutamente quello di risalire nei campionati professionistici, il lavoro della società nello spendere parole di stima nei confronti di Pergolizzi è stato un gesto doveroso e che ha ridato un po’ di serenità a tutto l’ambiente.
La rifondazione è fortunatamente acqua passata e ciò grazie all’impegno profuso dai vari addetti ai lavori e dagli appassionati di questi colori e di questo sport. Sindaco, tifosi ed imprenditori locali che non potevano vedere una realtà nobile come quella dei rosanero sprofondare in acque torbide dei campionati dilettantistici senza avere una pianificazione che riportasse la squadra nel calcio che le spetta. All’11 dicembre le scommesse online di Betway danno per certo il Palermo promosso in Lega Pro, dove si aprirebbero altre prospettive societarie, ma anche di mercato da un punto di vista tecnico, dovendo poi fare il doppio salto verso la B. La società è ora detenuta da Hera Hora, guidata da Mirri e Tony Piazza, con la benedizione del sindaco Orlando: sei le società che si erano presentate al bando. La Hera Hora Srl ha fatto sul serio sin dall’inizio, potendo contare sulla forza economica del gruppo Dimar e dell’immobiliarista italo-americano Tony di Piazza, ha convinto subito il sindaco Orlando con la sua pianificazione triennale, il milione di euro per l’iscrizione in D versato subito, una ricapitalizzazione di altri 14 milioni in tre anni e la creazione della sezione femminile di calcio.
Inutile dire che tutte le attività dell’Hera Hora Srl sono state accolte in maniera estremamente positiva dalla città, come testimonia anche il grande calore espresso dai tifosi del Barbera su facebook e sui social del gruppo siciliano.
Nonostante il mese di dicembre abbia portato qualche incertezza nella compagine allenata da mister Pergolizzi, la società non sembrerebbe essere intenzionata a agire sul mercato di gennaio. Il campanello d’allarme più netto è la difficoltà che hanno avuto i rosa nero nelle ultime settimane a trovare la via del gol: solo tre in cinque partite, per un Palermo che comincia a sentire l’assenza dei gol di Ricciardo. Oltre alla dipendenza dal bomber messinese, preoccupano anche le condizioni di Santana e questa apprensione si aggiunge all’infortunio di Sforzini al perone, avvenuto lo scorso novembre in allenamento e che lo porterà ad un lungo stop lontano dai campi di calcio. Non solo l’attacco, ma anche la difesa sta diventando una preoccupazione per mister Pergolizzi, che con il suo Palermo è comunque tutt’ora la migliore difesa del torneo di Serie D girone I. Non solo il tendine d’Achille destro del capitano Santana a preoccupare, bensì una serie di elementi che hanno fatto perdere un po’ di fiducia all’ambiente e alla squadra.
Per questo motivo la scelta sagace della società di spendere parole di stima per mister Pergolizzi e “sviare” le voci di mercato per potersi concentrare effettivamente su ciò che deve essere messo in atto fino all’apertura del calcio mercato. Dopotutto Hera Hora Srl, gli addetti ai lavori ed il sindaco stesso hanno ampiamente dimostrato di tenere e tanto alle sorti del Palermo calcio, ma sempre con pianificazione e con lungimiranza, per poter regalare ai tifosi la tranquillità e la serenità che si meritano, prima ancora di calcare i palcoscenici nobili ai quali lo stadio Renzo Barbera è abituato.
Con programmazione, trasparenza e voglia di mettersi in gioco, sicuramente la società riuscirà a riportare in Sicilia profili simili a giocatori del calibro di Cavani, Dybala e Maresca, che hanno fatto la storia del Palermo negli ultimi 15 anni. I ricordi devono però ora essere rimpiazzati dalla realtà, quella di una serie D da vincere da protagonisti per il primo di tre “salti” di categoria programmati dalla società e dal sindaco.