Dopo Palermo, anche Monreale dichiara guerra alle slot machine. Al fine di ridurre il fenomeno della ludopatia, grave problema di ordine sociale e sanitario, il sindaco Alberto Arcidiacono, questa mattina ha emesso un’ordinanza che limita gli orari di apertura e chiusura delle sale gioco del territorio.
L’esigenza delle istituzioni monrealesi ed in particolar modo del sindaco Arcidiacono è scaturita da un allarme emerso a seguito della pubblicazione del rapporto annuale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, pubblicato lo scorso settembre, sui dati della spesa degli italiani per i giochi. Nel 2018 sul territorio comunale di Monreale, sono stati spesi per giochi e scommesse 19.695.000 di euro (noi ne avevamo parlato in questo articolo). L’iniziativa del primo cittadino è volta a tutelare la salute pubblica e il benessere della collettività monrealese e in particolar modo a proteggere i soggetti più deboli e vulnerabili e soprattutto i minori, i quali, all’interno delle fasce della popolazione, risultano tra i più esposti al richiamo del gioco d’azzardo. Questo provvedimento predisposto dal segretario generale del Comune Francesco Fragale, tiene conto di una sentenza della Corte Costituzionale in base alla quale l’amministratore può disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installate apparecchiature per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica.
L’orario massimo di funzionamento degli apparecchi collocati negli esercizi commerciali è fissato su tutto il territorio comunale dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 18 alle ore 23 di tutti i giorni, festivi compresi, con l’obbligo, nel caso di esercizi autorizzati, di comunicare al Comune l’orario praticato. Per motivi inerenti la sicurezza urbana e la quiete pubblica, potranno essere determinati, con apposito provvedimento, orari di apertura diversi da quelli sopra definiti, sia per le sale giochi che per il funzionamento degli apparecchi di intrattenimento.
É vietato, fino all’entrata in vigore di apposite disposizioni regionali, l’apertura di sale giochi e l’installazione di apparecchi a meno di 500 metri (misurati secondo il percorso pedonale più breve) di distanza da: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative o sportive frequentate principalmente dai giovani, o altre strutture residenziali e semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale. La violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza prevedono sanzioni pecuniarie e il ritiro della licenza.
Un commento a ““Guerra” alle slot machine, Arcidiacono firma ordinanza per ridurre gli orari”
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