Nel giorno della Virgo Fidelis splende la scultura nella caserma dei carabinieri

Redazione

Cronaca - Monreale

Nel giorno della Virgo Fidelis splende la scultura nella caserma dei carabinieri
Gli studenti del liceo artistico hanno consegnato l'opera restaturata ai militari.

21 Novembre 2019 - 14:05

Ha la voce rotta dal pianto. E un paio di occhiali scuri per nascondere gli occhi pieni di lacrime. C’è anche Salvatore Bommarito alla cerimonia che si è tenuta oggi a Monreale. Il figlio dell’appuntato Giuseppe Bommarito, morto nell’attentato mafioso insieme a Pietro Morici e al capitano Mario D’Aleo il 13 giugno del 1983. “Sono davvero onorato di essere qui – ha detto Bommarito – Qui a Monreale ho tracorso dieci anni importantissimi dell mia vita e questa città ha saputo darmi tanto. I carabinieri erano la famiglia di mio padre e adesso sono la mia di famiglia. Vi chiedo – ha detto rivolgendosi agli studenti presenti – di continuare ad onorare e tenere viva la memoria dei carabinieri caduti per mano dei mafiosi. Perché è grazie a queste iniziative che oggi qualcsa sta finalmente cambiando”.

Alla caserma dei Carabinieri di Monreale oggi si è celebrata la Virgo Fidelis, la patrona dell’Arma dei carabinieri. E l’occasione è stata anche quella di celebrare i militari dell’Arma caduti durante il loro servizio. “Oggi noi non solo celebriamo la Virgo Fidelis – ha detto il colonnello Arturo Guarino, alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Palermo – ma festeggiamo gli orfani dell’Arma, la parte debole che resta dei nostri caduti”. Già perché la cerimonia monrealese è stata l’occasione per restituire l’opera d’arte realizzata 25 anni dagli studenti dell’istituto d’arte intitolato proprio al capitano D’Aleo che venne fatta ad un anno dalla tragica scomparsa dei tre carabinieri: “Mi auguro – ha detto il colonnello Guarino – che tra 25 anni possiate essere di nuovo tutti qui a continuare a celebrare la legalità”.

Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il colonnello Luigi De Simone, comandante del gruppo di Monreale, il capitano della compagnia di Monreale Andrea Quattrocchi, il comandante della stazione di Monreale Salvatore Biddeci, il comandante della polizia municipale di Monreale Luigi Marulli, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, gli assessori comunali Geppino Pupella e Nicolò Taibi e il consulente del sindaco Salvo Giangreco. Oltre ad una nutrita rappresentanza delle associazioni dei Carabinieri e dell’Anps di Monreale. Con loro un gruppo di studenti del liceo D’Aleo guidati dalla vicepreside Carmen Bonanno: “Siamo qui per ricordare tutti i militari valorosi morti in servizio – ha detto la vicepreside – Come 25 anni, il nostro obiettivo, come istituto d’arte, è quello di tenere viva la memoria. La nostra opera rappresenta simbolicamente un varco che, se attraversato, ci rende liberi. Ed è quello che vogliamo trasmettere, anche grazie all’Arma dei Carabinieri, ai nostri studenti: educare davvero i ragazzi alla legalità”.

Poi la scopertura della targa e una precisazione della vicepreside: “L’idea originale dell’opera era quello di adornare il muro che congiunge la caserma di Monreale alla nostra scuola con un grandissimo mosaico – dice la Bonanno – Per mancanza di fondi non è stato possibile, ma custodiamo questo progetto. Magari un giorno potremo realizzare questo sogno”. “Questi eroi – ha detto il sindaco – albergano nei nostri cuori ei ci rimarranno per sempre. Noi dobbiamo avere sempre la schiena dritta e guardare avanti verso orizzonti di legalità”.

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