Il sindaco Leoluca Orlando ha preso parte questa mattina alla cerimonia in ricordo di Claudio Domino, ucciso il 7 ottobre del 1986 da un killer della mafia che gli sparò alla testa. Alla cerimonia, che si è svolta nella via a lui intitolata e organizzata dalla Scuola secondaria di I Grado “Borgese-XXVII Maggio”, in collaborazione con il gruppo Paolo Borsellino delle Agende Rosse di Palermo, hanno partecipato tra gli altri anche l’assessore Maria Prestigiacomo e i genitori del bambino.
“Palermo non dimentica quella barbarie – ha dichiarato il primo cittadino – e anche nel nome di Claudio e dei tanti bambini e ragazzi innocenti uccisi dalle mafie continua un percorso di liberazione e affermazione della cultura della vita”.
Claudio aveva 11 anni e fu ucciso in una strada del quartiere San Lorenzo. Secondo l’ipotesi dell’epoca, sarebbe stato freddato all’insaputa della mafia perché aveva visto all’opera degli spacciatori. Durante il maxi-processo il mafioso Giovanni Bontate, figlio del capomafia Paolino e fratello di Stefano, assassinato nel 1981, si dissociò dal delitto. Giovanni Bontate venne poi ucciso. Il piccolo Claudio era figlio di uno dei titolari della ditta che svolgeva il servizio di pulizia all’interno dell’aula bunker. Dopo la sua uccisione, il bambino sarebbe stato “vendicato” dalla cupola. Totò Riina – a detta di un boss pentito – avrebbe ordinato: “Scoprite gli assassini di Claudio Domino e scannateli”. La verità non è stata mai accertata.