Su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, il tribunale di Trapani ha emesso un provvedimento di sequestro nei confronti di Vincenzo Crimi, pregiudicato per traffico di stupefacenti. L’uomo era già stato sottoposto nel 2000 a misura di prevenzione personale e, arrestato nel 2017, insieme ad altre 8 persone, dagli investigatori del Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Tribunale di Palermo.
Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, avevano, infatti, permesso di smantellare un’organizzazione criminale siciliana dedita al traffico di stupefacenti, per lo più cocaina, operante nel comprensorio trapanese, con fonti di approvvigionamento dislocate fra le provincie di Agrigento, Trapani, Palermo, Roma ed in Spagna.
Il procedimento, che ha tratto origine anche dalle dichiarazioni rese nel 2013 dall’allora collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino, ha portato alla condanna in primo grado di Crimi alla pena di 8 anni di reclusione. Sono scattati dunque da parte degli specialisti della guardia di finanza, gli accertamenti economico-patrimoniali, a seguito dei quali è emersa una notevole disponibilità di beni assolutamente non congrui con la situazione reddituale del nucleo familiare dello stesso Crimi. Come emerso dall’attività svolta, infatti, Crimi nei periodi di “accertata pericolosità sociale” ha effettuato investimenti in attività commerciali, beni immobili, beni mobili e rapporti bancari-postali assolutamente sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate ed, in generale, alle proprie disponibilità economiche così come ricostruite dalle indagini svolte dalle fiamme gialle.
In particolare con il provvedimento emesso dal tribunale di Trapani, sono stati sequestrati beni per oltre 1 milione di euro consistenti in: 2 imprese (con relativo complesso aziendale) con sede a Marsala (TP) esercenti l’attività di rimessaggio di imbarcazioni e noleggio di attrezzature edili; una villetta a Marsala (TP); un’auto Hunday I10 (2017); 21 tra conti correnti e depositi a risparmio-polizze.