Un percorso di visita nuovo, inedito. Anzi per essere precisi, che ricalca quello voluto da Re Guglielmo. Il complesso del Duomo cambia il suo modo di mostrarsi alle migliaia di turisti che ogni mese arrivano a Monreale per ammirare i mosaici e la bellezza del Cristo Pantocratore. Ora il nuovo percorso permetterà di scoprire anche la Torre Meridionale, appena restaurata. Ma non solo. Insieme al Duomo si potrà ammirare l’elegante Cappella Roano, il chiostro, il giro completo delle terrazze (da dove lo sguardo abbraccia l’intera vallata), il Museo Diocesano e, come detto, la torre meridionale che ospita quattro nuove sale espositive (sviluppate in altezza) per accogliere le opere finora conservate nei magazzini del museo.
Insomma il complesso di Monreale torna a nuova vita. Anzi alla vecchia vita. Perché chi lo visiterà si farà anche un’idea della potenza dell’intero progetto monumentale normanno. “E’ un giorno storico – dice Don Nicola Gaglio, parroco del Duomo – Riapriamo le due torri che erano diventate vere e proprie piccionaie e non vi dico in che condizioni erano. La torre settentrionale, in realtà, era già stata riaperta e vi era stato creato l’archivio diocesano. Oggi riapriamo ufficialmente la torre meridionale, che ospita la continuazione del museo che custodisce una parte del tesoro del Duomo, tra argenti e parati d’oro”.
“E’ un’importante tappa di un percorso che portiamo avanti da anni – dice monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale – Il nostro obiettivo era quello di recuperare l’unitarietà del complesso abbaziale. Perché a differenza di quello che spesso si pensa, il Chiostro e il Duomo non sono due entità separate, ma fanno parte di un’unica struttura che adeso può essere ammirata nella sua interezza e unicità”.
“Quando gli stranieri visitano la nostra regioene, rimangono tupiti dal nostro patrimonio artistico e culturale, che è frutto delle numerose dominazioni che hanno attraversato la nostra Isola – dice l’assessore regionale Toto Cordaro – Bisogna ripartire da quanto di straordinario abbiamo. E bisogna mostrarlo. Noi lo stiamo facendo in un modo diverso e più moderno. E’ il riscatto, vero, della Sicilia, ma soprattutto si va verso la consacrazione della nostra regione tra il panorama culturale di tutto il mondo”.
“Per noi è modo di aprirsi a un modo diverso di fare cultura – dice il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono – Stiamo cercando di mostrare Monreale al mondo e di farlo con modi diversi. Questo è un passo più in là per rendere Monreale davvero una città turstica moderna, dinamica, aperta ai turisti. Battezziamo qualcosa di importante, una cosa che farà storia e che rimarrà negli anni”.
Il percorso di visita guiderà gli spettatori nell’esplorazione del Duomo, leggerà il Vecchio e il Nuovo Testamento sui mosaici, ammirerà il Cristo Pantocratore e passerà quindi alla cappella del Crocifisso – meglio nota come Cappella Roano, dal nome del suo fondatore – che accoglie il Tesoro del Duomo; proseguendo poi, si visiterà il Museo Diocesano, e l’aula capitolare di San Placido che ospitava l’assemblea dei monaci, le nuove sale espositive nella Torre, per concludere la passeggiata lungo il giardino, il Paradisus, l’hortus conclusus della tradizione monastica. Da non perdere l’esperienza condivisa delle terrazze del Duomo da cui si gode una straordinaria vista sulla città.
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