Lo hanno fermato durante un normale servizio di controllo al porto di Palermo e lo hanno trovato in possesso di 19 chili di sigarette di contrabbando. Protagonista è un tunisino H.K., appena sbarcato in città con la nave “Catania” della compagnia Grimaldi e proveniente da Tunisi.
Alla richiesta dei militari di dichiarare eventuali merci di rilevanza doganale, l’uomo ha consegnato spontaneamente due stecche di sigarette, in maniera del tutto inconsueta. Tale comportamento ha insospettito i militari, che hanno fatto prontamente intervenire l’unità cinofila “Arca”, specializzata nel rilevamento dei tabacchi, che ha “segnalato” diverse parti dell’auto.
Durante la perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti, occultati nel sotto-scocca, nel paracalore della marmitta, nel paramotore nonché all’interno dei sedili posteriori, 91 stecche di sigarette e 14 pacchetti di vari “brand” (Futura, Regina, King, Marlboro e Chesterfield), per un peso complessivo di 18,48 chilogrammi e un valore di realizzo sul mercato stimato in 3.000 euro.
L’uomo già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti in materia di contrabbando, contraffazione e armi, è stato nuovamente deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, che prevede la reclusione da due a cinque anni e la multa di 5 euro per ogni grammo convenzionale di prodotto. L’intervento è stato effettuato grazie alla costante azione di controllo, assicurata dalla Guardia di Finanza e dai funzionari doganali, ai transiti internazionali che interessano il porto di Palermo.