Il drammatico incendio di questa notte su Monte Caputo e Castellaccio ha sconvolto Monreale. Nella notte spazzati via centinaia di ettari di vegetazione, ma purtroppo il fuoco non ha risparmiato abitazioni e auto. Settanta le famiglie evacuate, alcune sono ospitate presso la scuola Antonio Veneziano. Il sindaco Alberto Arcidiacono ha fatto sapere che chiederà lo stato di calamità per le zone colpite. “Dietro questi disastri – ha detto Arcidiacono – c’è sempre la mano dell’uomo”. Il primo cittadino questa notte è rimasto a coordinare le operazioni sul posto, con lui il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia, l’assessore Geppino Pupella, l’assessore Nicolò Taibi e il consigliere Flavio Pillitteri. Sul posto è anche arrivato l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro, per rendersi conto di persona della situazione, rimanendo in costante contatto con il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
Gravissimi i danni sia alle abitazioni che agli impianti elettrici e di telefonia pubblici. Sono infatti diverse le zone rimaste senza corrente elettrica e senza collegamenti telefonici. Sul posto da questa mattina i tecnici di Enel e Telecom. L’arcivescovo di Monreale ha parlato di: “Cattiveria umana di qualche folle, bruciare un patrimonio naturalistico e pensare stupidamente di distruggere la casa comune, che Dio ci ha comandato di custodire e curare”.