Non è vero che non ci sono state vittime degli incendi. Vittima non è solo chi muore, ma anche chi ha la casa, i ricordi, i sacrifici di una vita, la serenità distrutti. Vittime sono anche gli alberi, gli uccelli, gli insetti, i piccoli e grandi mammiferi. Vittima è in una parola l’ambiente (non solo naturale, ma anche sociale). Vittime insomma siamo noi tutti, anche quelli che sono stati più fortunati per non avere apparentemente subito danni diretti.
Proponiamo a tutte le associazioni, partiti, movimenti, gruppi, confederazioni, una manifestazione pubblica aperta a tutti i cittadini. Proponiamo alle autorità di indire un giorno di lutto cittadino perché il lutto è anche e soprattutto per la perdita di coesione di una comunità, perdita di coesione che consente a chiunque di fare quello che vuole, quando vuole compresi atti che non sarebbe esagerato definire di terrorismo. Per dimostrare non la paura ma lo sdegno e l’autentico disprezzo per individui o organizzazioni di individui capaci di simili azioni. Per ribadire il sostegno alla comunità a cui noi tutti, tranne qualcuno, apparteniamo.
Abbiamo giorni di celebrazione per molte ricorrenze sia religiose che laiche ma sentiamo la necessità di proporre un anniversario per questo giorno che tanto ci ricorda la perfidia e la cattiveria del male. (Bologna 39 anni fa, Casaboli 2 anni fa, Monte Caputo & San Martino ora). Le matrici e le storie, apparentemente diverse, sono accomunate dalla stessa efferatezza e disprezzo della vita. Ricordiamolo sempre.
Un commento a “Gli incendi come le stragi: ma tutti siamo vittime”
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