Ieri il consiglio comunale di Monreale ha deciso di aumentare il valore del gettone di presenza dei consiglieri comunali, che passa dai 21 euro ai 32 euro stabiliti secondo la nuova normativa regionale. Una presa d’atto che ci può stare. In aula, però, c’era (quasi) solo la maggioranza. A dire “no” all’aumento, tre consiglieri, Fabio Costantini, Giuseppe La Corte e Silvio Terzo. Un gesto che abbiamo apprezzato tantissimo. Loro, secondo quanto detto dalla segretaria, con il loro “no” rinunciano all’aumento.
In un momento drammatico per le casse comunali, con un dissesto che grava sulle tasse dei cittadini e dei loro portafogli, rinunciare all’adeguamento dei gettoni di presenza, avrebbe comunicato ai monrealesi un segnale importante: “noi siamo seduti in consiglio comunale per il bene di questa città e perché vogliamo cambiarla”. Alla fine, invece, rimangono solo i proclami di sempre. Di tutti: da destra a sinistra, da sopra a sotto, da maggioranza a opposizione, da mosaicisti vari a vecchi lupi della politica monrealese. Tutti sono bravi (almeno per il momento), solo a parole. Poi ci si siede lì e ci si adagia, sul tempo che passa. Il consiglio comunale di ieri non ha lanciato un buon messaggio, ma soprattutto ha perso un’occasione. Si poteva prendere tempo per capire come rinunciare a questo adeguamento, oppure pensare un modo per restituire questi soldi percepiti in più e destinarli a piccoli gesti per Monreale. Tipo acquistare piante e addobbi, dei giocattoli per i bambini meno fortunati, attrezzature per le scuole, tabelle stradali e chi più ne ha più ne metta.
Anche il sindaco Alberto Arcidiacono e la sua Giunta avevano dato un pessimo esempio, prendendo atto degli aumenti degli stipendi per sindaco e assessori voluti dall’ex presidente della Regione Rosario Crocetta e sfruttando in pieno la norma, che consente di aggiungere due assessori ai 5 già previsti (non è obbligatorio farlo). Gravando con altre spese sulle già misere casse comunali. Insomma quel “tra la gente” che il gruppo di Arcidiacono tende sempre a mettere come claim di riferimento, oggi non sta funzionando molto bene. Precisiamo una cosa: sia sindaco che giunta e consiglieri comunali non hanno fatto nulla di illecito. Hanno applicato una norma regionale. Alla lettera.