Cronaca

VERGOGNA SENZA FINE!!!

Non c’è pace. Un territorio martoriato così non si vedeva da tanto tempo. La lotta sembra impari. Da un lato ci sono gli operatori della Mirto che raccolgono rifiuti e bonificano discariche. Dall’altro ci sono gli sporcaccioni, che sono più veloci di loro. E trovano sempre l’angolo giusto dove depositare i sacchetti dei rifiuti non differenziati.

Sul sito del Dipartimento dei rifiuti della Regione siciliana non c’è traccia dei dati che riguardano le percentuali della differenziata. E questo ormai da parecchio tempo. Nei giorni scorsi l’assessore regionale ai rifiuti Alberto Pierobon, si era affrettato a dire che erano diminuiti i conferimenti dei rifiuti in discarica. Vero, ma l’assessore non teneva conto delle “bombe ecologiche” sparse su tutto il territorio siciliano.

Anche a Monreale la situazione non è diversa. La percentuale della differenziata che aveva raggiunto quota 41 per cento, è crollata. C’è chi dice che si aggiri ormai sul 20 per cento. Un clamoroso passo indietro. Il sindaco Alberto Arcidiacono, che ha mantenuto per sé la delega ai rifiuti, si trova da giorni ormai con una grossa gatta da pelare. Su questo tema, ha detto che farà il possibile per restituire ai cittadini un territorio pulito, come e più di com’era prima.

Ma intanto i conferimenti “selvaggi” non si fermano. La foto di questo articolo è stata scatta stamattina in via Aldo Moro. Solo pochi giorni fa la Mirto aveva bonificato l’area ed oggi è tutto come prima. Stessa situazione che si verifica in via Spartiviolo, per esempio, dove gli sporcaccioni abbandonano i loro rifiuti dove prima c’erano i cassonetti oppure accanto al cassonetto per la raccolta degli indumenti usati. Ed ogni giorni la Mirto toglie tutto.

Il problema, però, è sempre la mancanza di controlli. Non bastano dieci multe fatte in un giorno per sconfiggere i maleducati. Al sindaco Arcidiacono ci permettiamo di dare un consiglio: contatti il collega di Carini. Lì, grazie alle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a debellare il fenomeno (ne parlavamo in questo articolo)

Share
Published by