A Villafrati, in provincia di Palermo, l’arciprete ha fermato domenica sera la processione del “Corpus Domini” davanti alla casa di un capomafia in carcere, Ciro Badami, uno dei fedelissimi di Bernardo Provenzano. Una sosta non prevista, con il maresciallo e il sindaco che si sono subito allontanati dalla processione. E hanno scritto alla procura, al prefetto e all’arcivescovo di Palermo. “Se quel sacerdote fosse stato un mio assessore lo avrei già cacciato – dice a Repubblica il sindaco Francesco Agnello -. Io non so se il sacerdote sapesse o meno che quella è l’abitazione di un mafioso condannato: c’era la porta aperta, accanto era stato sistemato un piccolo altare. Ma non ci possono essere equivoci davanti a certe situazioni. E Villafrati ha fatto ormai da anni delle scelte chiare, che non cambieranno di certo per i comportamenti di poche persone”.