Alla fine il vento ha parzialmente rovinato le opere delle oltre cento maestranze che hanno lavorato notte e giorno. Ma lo spettacolo dell’Infiorata di Monreale rimane. L’associazione commercianti di Monreale è riuscita nell’impresa di mettere insieme non solo le varie associazioni cittadini, ma anche semplici monrealesi che hanno lavorato notte e giorno per riuscire a comporre il lungo tappeto di fiori di oltre 70 metri lungo corso Pietro Novelli in cui sono stati rappresentati i simboli religiosi, come la grande figura del Cristo alla fine del percorso fiorato.
Emozionato il presidente di Acm Filippo Tusa al tradizionale taglio del nastro a cui hanno preso parte tra gli altri, l’Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi insieme al parroco del Duomo don Nicola Gaglio, il capitano dei carabinieri di Monreale Guido Volpe, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, il presidente del consiglio comunale Marco Intravaia e gli assessori Daniela Battaglia, Rosanna Giannetto, Geppino Pupella e Nicolò Taibi. “E’ un benvenuto fiorato che ci date – dice il sindaco – e vi assicuro che da oggi cercheremo di lavorare in sinergia perché alla terza edizione dell’Infiorata, il comune vorrà esserci”.
“Siamo contenti non solo per il risultato in sé – dice il presidente Filippo Tusa – ma perché siamo riusciti nell’impresa di mettere insieme un sacco di persone che hanno lavorato con un solo obiettivo. E’ emerso il vero concetto di comunità”. “Grazie al vostro splendido lavoro, oggi il Corpus Domini – ha detto l’Arcivescovo – attraverserà un percorso meraviglioso. Grazie per quello che avete fatto”. A vigilare sulle opere d’arte in queste notti, l’associazione nazionale Polizia di Stato di Monreale con Santo Gaziano e Franceca Mannino a coordinare il lavoro degli uomini.
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