Hai avuto un’idea brillante, ma hai paura che qualche competitor possa rubartela. Come fare per proteggerla? La cosa migliore da fare è quella di ottenere un brevetto. Vediamo insieme di cosa si tratta.
In molti credo che un brevetto protegga un’idea, ma non è così. Il brevetto protegge la realizzazione pratica di un’idea, ovvero l’insieme dei passaggi e delle caratteristiche necessarie per raggiungere un determinato risultato. Dunque, con il brevetto non si protegge “l’idea” in sé per sé, ma un certo modo di metterla in pratica. Ad esempio, l’idea di creare un oggetto che sia in grado di proteggerci dalla pioggia non è brevettabile, ma il modo in cui si mette in pratica (un ombrello, un impermeabile, una mantella con certe caratteristiche) sì.
Quasi tutto può essere brevettato. Si può brevettare l’idea di un prodotto, procedimenti, sostanze, macchinari. Siamo letteralmente circondati da oggetti tutelati dal momento che possono essere brevettate le invenzioni che appartengono a qualsiasi settore della tecnica. Allo stesso modo, però, il Codice della Proprietà Intellettuale prevede che il brevetto non possa proteggere:
Al contrario, però, possono essere brevettate le invenzioni realizzate attraverso queste innovazioni. Ed è questo il motivo per cui tanti software sono oggetto di brevetto (pur essendo per definizione “non brevettabili in quanto tali”). Allo stesso modo non possono essere brevettate le razze animali, né i metodi usati per i trattamenti chirurgici e le terapie, ma i procedimenti microbiologici e i dispositivi medici sì.
Il testo brevettuale è la descrizione dell’idea e viene curato da un consulente brevettuale (un ingegnere), il quale redige la domanda di brevetto. È estremamente importante che il testo sia ben scritto dal momento che la tutela richiesta viene concessa in base a quanto scritto nel brevetto. La parte principale del testo è costituita dalle rivendicazioni brevettuali, le quali indicano proprio l’ambito di esclusiva richiesto per l’invenzione. Tutto ciò che viene inserito o non inserito in questa sezione rappresenterà ciò che potrò ottenere come monopolio.
Allo stesso modo è anche importante ricorrere alla traduzione dei brevetti. Questo perché nel 2012 l’Unione Europea ha deciso di attuare una tutela brevettuale unitaria istituendo il cosiddetto brevetto unico europeo. Questo nuovo regime linguistico prevede che il deposito possa avvenire nella lingua madre dell’azienda richiedente, alla quale deve seguire entro un mese una traduzione in inglese, francese o tedesco. Dunque la traduzione di un brevetto richiede in primo luogo una scrupolosa attività di ricerca sulle fonti ufficiali per accertarsi che non esistano già marchi o brevetti identici al proprio. Inoltre, occorrono anche precise competenze tecniche, in quanto si tratta di descrivere e valorizzare un’innovazione che può riguardare invenzioni industriali, modelli di utilità, nuovi farmaci ecc.
Per questo motivo è importante rivolgersi ad un’agenzia specializzata nella traduzione di brevetti dal momento che risulta estremamente importante la chiarezza espositiva, essenziale al fine di non limitare l’ambito di tutela dell’invenzione rivendicata e accelerare la procedura di first filling.
Inoltre, un brevetto scritto da un soggetto non altamente qualificato nella materia brevettuale ha quasi il 100% di possibilità di fallire. Questo perché, con ogni probabilità, il testo non passerà il vaglio dell’esaminatore dell’Ufficio e, anche ove vi dovesse riuscire, non sarà un brevetto che può validamente impedire ad altri soggetti concorrenti di aggirarlo con estrema facilità.