“A Palermo abbiamo rivitalizzato le periferie grazie ai migranti e turisti, partendo dalle periferie esistenziali, che spesso sono il centro geografico della città come nel caso di Ballarò o Danisinni, ma estendendo adesso questa cura alle periferie geografiche”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando a margine della seconda Conferenza nazionale sulle periferie urbane dal titolo: “Dieci, cento, mille centri”, organizzata dalla Fondazione Bracco a Palermo.

“Un collegamento ideale tra Palermo e Milano, città mediterranea e città europea sul tema delle periferie che è stata prerogativa dell’arte ma non della politica ufficiale, prerogativa della cultura ma non della cultura ufficiale”. Sulle periferie di Palermo “c’è ancora molto da fare è molto si è fatto – dice Orlando – ad esempio stiamo lavorando a uno strumento come quello Dell’arredo urbano che coinvolge i cittadini”.

Orlando ha poi spiegato il metodo di integrazione siciliana: “L’impegno dell’Amministrazione comunale è, attraverso il tram e il wi-fi, di rompere l’isolamento delle periferie, che si rompe anche attraverso la presenza delle massime istituzioni artistiche, dall’Accademia di Belle arti, al Teatro Massimo nelle periferie ed è parimenti importante la presenza delle periferie dentro il Teatro Massimo, dentro il Conservatorio musicale dentro l’Accademia di belle arti. Da quando c’è il tram a Brancaccio e a Borgo Nuovo nessuno più dice scendiamo in città perché adesso si sentono parte integrante di Palermo”.