Un seminario sull’arte contemporanea tra tauromachia e mitologia. Sarà questo il “Finissage mostra di Giuseppe Patanè”, un’iniziativa direttamente promossa dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che si terrà il prossimo 13 giugno, alle 17, all’interno di Palazzo AjutamiCristo di Palermo. Un momento di riflessione e confronto sul senso profondo dell’arte con focus sulla “Tauromachia” dell’artista catanese, grande protagonista di Palermo Capitale della Cultura 2018, con ben 46 tele, già acclamate nel 2017 alla biennale di Venezia e che hanno riscosso un grande successo anche nel capoluogo siciliano.
Centinaia i visitatori che hanno visitato la mostra, attratti e rapiti dalla forza dei tori, che in modo spontaneo e naturale, riescono a cogliere quella ricerca del particolare e del dettaglio che spinge l’occhio umano ad andare oltre il visibile, cogliendone l’essenziale. A volere fortemente l’incontro d’arte di giovedì prossimo, il compianto assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, scomparso lo scorso marzo nell’incidente aereo in Etiopia, rimasto profondamente affascinato dal realismo penetrante della tauromachia e dal suo senso di sublimazione.
“E’ stato un vero onore aver partecipato a Palermo Capitale della Cultura 2018 – ha commentato Giuseppe Patanè – e aver conosciuto un uomo di così grande cultura e umanità come il nostro assessore Tusa, uno straordinario archeologo conosciuto a livello internazionale, il cui ricordo rimarrà sempre vivo in tutti noi”. A sedere nel tavolo dei relatori, la soprintendente ai Beni Culturali, Lina Bellanca, l’artista Giuseppe Patanè, gli storici dell’arte Carmen Bellalba e Maria Antonietta Spadaro e il giornalista Antonio Schembri, esperto in viaggi e turismo. Interverrà anche l’architetto Giuseppe Dragotta in qualità di supporto al Rup, responsabile unico del procedimento.