Palermo

La “banda del buco” tenta furto in un supermercato: in 5 finiscono in manette

Sono ritenuti responsabili in concorso tra loro del tentativo di furto ad un supermercato di via Messina Marine. Per questo motivo 5 persone sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo.

A sorprendere i cinque una pattuglia che transitando sulla strada ha notato tre uomini accedere all’interno del locale adibito a deposito merci del supermercato e, quasi in contemporanea, altri due uomini all’esterno, parzialmente travisati, che sorvegliavano la zona nei pressi di un veicolo parcheggiato poco distante, osservando l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Dopo aver chiamato i rinforzi, i Carabinieri hanno bloccato prima i due uomini all’esterno, identificati in Francesco Palazzotto, 60enne, e Fabrizio Leonardi, 50 enne: dopo la perquisizione, estesa anche all’auto d’appoggio, i militari hanno rinvenuto una radio ricetrasmittente, guanti, fascia collo e tre piedi di porco. Proprio durante queste fasi, Palazzotto ha tentato di disfarsi di una chiave gettandola sotto altri veicoli in sosta.

Proprio il recupero di questa chiave ha permesso di aprire il lucchetto posizionato a chiusura del portone d’ingresso del deposito dove, precedentemente, gli altri tre soggetti avevano fatto accesso: il rapido intervento effettuato dai militari ha colto di sorpresa gli altri tre complici: Salvatore Ferrante, 35enne, Filippo Raccuglia, 21enne, e Salvatore Dragotta, 45enne, ancora con in mano piccone, martello e scalpello intenti a realizzare un buco nella parete per accedere nel supermercato.

Dopo averli bloccati, oltre ad un’altra radio ricetrasmittente sintonizzata con quella trovata agli altri due complici, in una borsa sono state trovate una bombola di gas ed una di ossigeno collegate con due tubi ad un cannello metallico, evidentemente da utilizzare per aprire la cassaforte custodita nell’attività commerciale.

I 5 componenti della banda del “buco”, tutti con precedenti specifici, sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso e giudicati con rito direttissimo, al termine del quale sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad approfondire e studiare il fenomeno dei reati predatori – spiegano dal Comando Provinciale Carabinieri – in particolare, si esamineranno gli episodi registrati nel corso degli ultimi mesi i cui obiettivi sono stati proprio gli esercizi commerciali.

Share
Published by