I Carabinieri del Ros, coadiuvati da quelli del Comando Provinciale di Palermo, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di Antonino Graviano, appartenente all’omonimo nucleo familiare che costituisce lo storico gruppo mafioso egemone nel mandamento di Brancaccio. L’uomo è ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di titolare di una impresa edile impegnata in lavori di ristrutturazione di un edificio ubicato nel territorio di Brancaccio.

Le indagini, avviate dopo la denuncia di un imprenditore, hanno permesso di individuare senza dubbio Graviano che, qualificandosi come soggetto di Brancaccio e intimando in alcune occasioni l’interruzione dei lavori, chiedeva il pagamento di una somma di denaro che doveva essere destinata al mantenimento dei detenuti. I militari sono riusciti inoltre a documentare che effettivamente, subito dopo un intervento effettuato presso il cantiere da Graviano, gli operai si allontanavano evidentemente intimoriti per le minacce subite.

Durante la perquisizione effettuata a carico dell’uomo sono stati infine rinvenuti e posti sotto sequestro: un revolver Smith&Wesson 357 magnum con matricola abrasa, insieme a delle munizioni; circa 1,5 chili di marijuana e cocaina; materiale per il confezionamento della droga e vari attrezzi utilizzati per la coltivazione di marijuana; la bicicletta elettrica utilizzata da Graviano per recarsi presso il cantiere oggetto della richiesta estorsiva; varia documentazione ritenuta di interesse investigativo.