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Bocca secca di notte: quali sono le cause e quali i rimedi?

Provare la sensazione di avere la bocca secca è un fastidio piuttosto comune tra le persone, molto più di quanto si pensi. La bocca secca o impastata è conosciuta anche con il nome di xerotomia e si manifesta quando la nostra bocca non produce abbastanza saliva da mantenere la bocca idratata e umida. È più facile provare la sensazione di bocca secca di notte, è vero soprattutto per le persone che tendono a respirare con la bocca o soffrono di apnea notturna, o in generale, in quanto si passa più tempo senza bere, masticare e deglutire e questa “immobilità” contribuisce alla secchezza delle fauci. Se la secchezza della bocca si presenta tutte le notti e persiste anche di giorno, è importante correre ai ripari, la xerostomia, se prolungata può rendere difficile parlare, mangiare e digerire e nei casi più seri può portare alla malnutrizione.

Spesso, infatti, si tratta di un sintomo o di una vera e propria patologia, che interessa più le donne che gli uomini e in generale le persone anziane. Se non trattata, a lungo andare può portare ad altre problematiche, come la perdita del gusto, ovvero l’incapacità di distinguere i sapori e ma può incidere anche sulla salute del cavo orale, favorendo l’insorgenza di altri fastidi, come carie, tartaro e gengiviti.

Come fare a capire se si soffre di questo disturbo?
Le persone che soffrono di bocca secca spesso hanno alcuni o molti di questi sintomi:

  • oltre alla sensazione di asciutto in bocca, anche in gola, con associato mal di gola,
  • sensazione constante di sete
  • raucedine
  • labbra secche, screpolate e danneggiate, soprattutto agli angoli della bocca
  • alito cattivo
  • occhi asciutti
  • gengive molli e poco colorite, biancastre

In generale, la secchezza della bocca può essere dovuta a una grande quantità di cause e può essere momentanea e occasionale o, in alcuni casi, diventare cronica. Tra le cause temporanee ci sono sicuramente lo stress e il nervosismo, gli sbalzi ormonali e di umore, ma anche cattive abitudini, come un’alimentazione scorretta, il vizio del fumo o una scarsa o inadeguata igiene orale. Ci sono poi molti farmaci che, come controindicazioni, possono provocare la secchezza delle fauci. Tra questi ci sono i farmaci per la pressione sanguigna, gli antidepressivi, gli antistaminici e alcuni anti infiammatori.

Nella maggior parte dei casi questo disturbo sparisce nel momento in cui si smette di usare i medicinali. Più complicata è la situazione nel caso di malattie croniche in cui l’assunzione quotidiana di medicine è indispensabile. In questi casi è ancora più importante occuparsi di trattare la secchezza della bocca per evitare di peggiorare le proprie condizioni di salute. Pertanto è fondamentale mantenersi sempre ben idratati e adottare una corretta igiene orale, che comporta il lavarsi bene i denti dopo ogni pasto, passare il filo interdentale e usare il collutorio quotidianamente.

Tra le cause a lungo termine ci sono poi, come si accennava, l’invecchiamento e alcune patologie croniche, come il Parkinson, l’artrite reumatoide, la sindrome di Sjögren, il cancro e altre che, come detto, prevedono l’assunzione quotidiana di farmaci, come il diabete.

La secchezza della bocca, se non adeguatamente trattata, porta ad altre conseguenze negative per la salute del cavo orale. La saliva è un elemento essenziale della bocca che però troppo spesso viene data per scontata. Invece il potere lubrificante della saliva, oltre a dare sollievo, aiuta poiché funge da schermo che protegge i tessuti della bocca da infiammazioni, ulcere e lacerazioni che possono avvenire mentre si mangia. Le sostanze di cui è fatta la saliva aiutano a neutralizzare gli acidi dei cibi che ingeriamo e serve anche a farci sentire i sapori.

La carenza o l’assenza di salivazione rende quindi la bocca più vulnerabile, e più soggetta a disturbi come alito cattivo, irritazione generale della bocca, carie, sanguinamento delle gengive e infezioni come ulcere o afte.

Quali possono essere i rimedi alla bocca secca?
Come già anticipato, la cosa più importante da fare è mantenersi idratati, bere molta acqua stimola e aiuta la formazione della saliva. Meglio limitarsi a bere semplice acqua ed evitare le bevande zuccherine o quelle contenenti caffeina, la caffeina infatti è un diuretico, che quindi contribuisce all’espulsione di liquidi.

Per stimolare le ghiandole salivari a produrre più saliva, si possono assumere cibi aspri o consumare limone, basta la spremitura di mezzo limone in un bicchiere d’acqua al giorno, senza eccedere poiché gli acidi del limone corrodono lo smalto dentale.

Un altro colpevole è sicuramente il fumo, il tabacco infatti è uno dei responsabili della riduzione della produzione di saliva, il catrame contenuto all’interno delle sigarette, inoltre, può irritare le ghiandole salivari, compromettendone quindi il corretto funzionamento.

Masticare gomme o succhiare caramelle può aiutare la produzione di saliva e quindi contribuire a mantenere la bocca umida, meglio però scegliere sempre gomme da masticare e caramelle prive di zuccheri, per evitare di contribuire alla formazione di carie.

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